Il tempo continua la sua inarrestabile corsa, sembra rincorrere se stesso e, mentre noi ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, lui inesorabile sancisce il passaggio di un’altra generazione, di un nuovo tempo ma anche di nuove tendenze.
Il 2013 è stato un anno di cambiamenti sia a livello personale, sia a livello Nazionale e Regionale; l’epoca, questa, del terrorismo, di internet, delle baby-squillo, di uomini che uccidono le donne, siano esse mogli, madri, figlie o semplici conoscenti, crisi dei ruoli e mancanza di rappresentanza e riferimento, una politica sempre più corrotta e vuota, priva non solo di ideali ma soprattutto priva di punti di domanda, urlatori professionisti che si spacciano per nuovi messia portatori della luce e della rivoluzione che tutto cambia e stravolge riportando l’ordine dal caos.
Tempi nuovi, moderni, molto simili, però, ad un passato troppo recente.
Un’intera generazione in sofferenza e senza possibilità vive al collasso dell’essere, completamente a carico dei propri genitori, aspetta rassegnata di poter prendere alloggio sotto un ponte sperando che il fitto non sia salato.
E’ possibile trovare l’articolo completo sul Lucano Magazine di Dicembre