Buona la prima. Potremmo esordire così per titolare il primo approccio di Gianni Occhinegro, neopresidente del Rossoblu Potenza (ha rilevato il 60% lasciando la restante parte a Grignetti), con la piazza potentina a fronte della conferenza di presentazione tenutasi in mattinata presso l’Hotel Vittoria. “Siamo onorati di essere seduti a questo tavolo dinnanzi ad una città che ha fame di calcio e ci auguriamo di poter dare fin da subito il nostro contributo per il conseguimento della promozione in D e per programmare il futuro partendo dal presente”. Parole e musica del proprietario del gruppo Europoste Network, società di distribuzione di servizi con sede a Roma e filiali sparse per tutto il territorio italiano, introdotto da Antonello Grignetti armato di microfono e visibilmente emozionato nel ricordare tutta l’escalation che lo ha portato alla presidenza. La scena è tutta per Occhinegro che con fare distinto ed elegante ha subito mandato messaggi al miele ad una sparuta rappresentanza di tifosi presenti: “Potenza merita palcoscenici più importanti, lavoreremo per una squadra importante che lotti per il vertice in qualsiasi categoria militi. Il nostro è un progetto a lungo termine che prevede il coinvolgimento in modo operativo della tifoseria con l’acquisto di piccole quote azionarie della società e una forte valorizzazione del settore giovanile”. Con lui al tavolo ci sono anche il vicepresidente Katia Calafati, già membro del gruppo Europoste, la quale affiancherà Grignetti alla presidenza tenendo presente che Occhinegro figura come presidente del Massafra che rappresenta una delle società gestite dal suo gruppo, ma anche l’agente Fifa Fabio Decarne e un’altra figura femminile che prende il nome di Antonella Giannone. Le premesse sembrano quelle giuste per rilanciare il brand e l’immagine di Potenza calcistica sul panorama italiano attraverso una promozione sul campo e un piano sportivo che miri alla riconquista della Lega Pro, obiettivo non nascosto dalla neo dirigenza, ma sul quale ad oggi è meglio andare cauti. Le domane dei giornalisti sono rivolte essenzialmente alla politica societaria che fa capo al gruppo Occhinegro che di certo non è un neofita nel mondo del pallone. “Amiamo fare programmazione e stratificazione in ambito calcistico. Siamo in questo mondo da venti anni e abbiamo delle quote in diverse società calcistiche italiane e straniere con diverse accademie sparse per il mondo. Attualmente gestiamo quattromila atleti tra Buenos Aires, Vancouver, Melbourne e siamo in procinto di stanziarci anche in Nevada per continuare anche lì la nostra attività”. Il discorso dopodiché si sviluppa su Potenza ed il Rossoblu Potenza: “Squadra che vince non si cambia e assicuro che andremo avanti con questa ossatura dirigenziale sino al termine del campionato in corso che è ancora aperto ad ogni scenario ed è tutto da conquistare. Vorremmo istituire una squadra di calcio femminile sempre nel capoluogo iscrivendola ad un campionato professionistico per dare seguito anche alla nostra scelta di inserire due figure femminili nell’organigramma. Questa città è una nobile decaduta e dalle indagini che ho fatto registra molto appeal e spero di poter avere anche l’affiancamento dell’imprenditoria cittadina. Siamo un cantiere aperto che però non vuole oscurare quanto fatto di buono nel recente passato. Questa è la nostra idea di management”. In conclusione anche una battuta su un’illustre amicizia che lega Occhinegro con “il principe del Bahrein”, sceicco bahrenita tra i più ricchi d’Asia: “Con lui c’è solo amicizia. Ci capita di parlare di affari di lavoro e giocare a golf, ma nulla più”. Quello che emerge è un progetto ambizioso che va oltre gli schemi tradizionali. Di chiacchiere la piazza di Potenza ne ha ascoltate a bizzeffe negli ultimi anni e l’augurio è quello di tornare a scrivere pagine positive, di tutt’altro tenore rispetto alle precedenti e ripartire una volta per tutte. Intanto Gianni Occhinegro si è presentato nel modo più giusto e composto possibile.