Si è svolta lunedì 26 novembre e martedì 27 novembre presso l’Aula Magna dell’Università della Basilicata in via Nazauro Saurio “Videomigrazioni”, una due giorni di film, musica, esperienze ed incontri con i migranti, un’iniziativa pregnante di significati, organizzata dalla Fondazione Città per la Pace per i bambini Basilicata, con il patrocinio dell’Avis Regionale Basilicata e del Rotary Club Potenza Ovest.
Durante la maratona di due giorni, all’insegna della sensibilizzazione, sono stati mostrati all’attenzione sia dell’opinione pubblica e sia di una platea fortemente caratterizzata da giovani video e documentari sull’accoglienza in Basilicata, sulla situazione difficile in cui gli immigrati si trovano a vivere, appena sbarcati, e sulla piaga sociale del caporalato che in contrada Boreano, nei pressi di Venosa, ma anche nelle zone di Palazzo San Gervasio.
Lì dove i lavoratori dediti alla raccolta del pomodoro schiavi di un sistema di “braccaggio” che li sfrutta senza tutela, senza garantirgli i requisiti minimi di sicurezza, in condizioni igienico sanitarie precarie o addirittura inesistenti.
Ma non si è parlato solo di immigrazione ma anche del valore arricchente del fenomeno della “migrazione”, intesa come spostamento da un luogo all’altro, alla ricerca di un migliore “status quo”.
La Basilicata ha conosciuto e conosce tutt’oggi cosa voglia dire migrare, a maggior ragione, i lucani possono capire l’importanza dell’accoglienza. Fa da cornice importante il progetto, portato avanti dalla Regione Basilicata, assieme ai Comuni di Scanzano Jonico e di Sant’Arcangelo di realizzare un progetto chiamato “Città della Pace”, per cui è stata creata anche una Fondazione che attraverso il contributo di associazioni e cooperative potrebbe trasformarsi in un vero e proprio Comitato estensivo nella Val D’Agri e nel Senisese, e anche in altre aree del potentino.
E qui entra in gioco l’intervento, spesso provvidenziale, di associazioni come Emergency, Croce Rossa, Città della Pace a tutela dei bambini, figli di immigrati riescono a garantire i servizi di prima necessità (acqua, cibo, assistenza sanitaria). Dalla condizione nazionale a quella in Basilicata, terra da sempre di immigrati ed emigrati, sono stati proiettati video come Life in Italy is OK di Emergency , Transiti di Antonello Faretta, Metà Italia, Metà Africa di Emiliano Albensi, La’-Bas, videoclip di immigrati stagionali di Boreano, Videodiario #1 #2 di Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata di Noeltan Film, Un Viaggio verso la Pace di Alì Al Salboud e La Sitiride. È stato inoltre presentato un video prodotto nell’ambito di un workshop per l’integrazione realizzato a Sasso di Catalda da Apofil, Provincia di Potenza e Arci Basilicata intitolato “Diritti in ombra” di Luca Caricato e Fabio Bavosi.
Da evidenziare il reportage fotografico di Martina Leo che immortalano le condizioni precarie dei lavoratori stagionali nell’arco trimestrale agosto-ottobre 2012, quando grandi masse di immigrati si concentrano proprio nella zona di Boreano e nelle altre campagne del Vulture Alto-Bradano per la raccolta del pomodoro. Partnership l’Arci Basilicata, A.MI.CA., Caritas, ASP, Emergency, Cittadinanza Attiva e Cestrim.
Hanno aderito anche la Provincia di Potenza, l’Apofil, l’Arci Basilicata, Le Rose di Acatama, Emergency, Cidi Potenza (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), il comitato regionale della Croce Rossa Basilicata, il Gruppo di Volontariato Solidarietà Onlus, il Potenza International film Festival, Filef e Red House Lab.
Quasi ininterrottamente dalle ore 10 della mattina alle ore 23 sono stati proiettati film documentari e si svolti incontri con registi e protagonisti di film come “18 Ius Soli”, “Vivere a Metà”, “Il Sangue Verde”, “Niguri”, “Anabasi”, “Le radici ritrovate”, “Un core dentro Stazione Termini”, “Inshallah” e “Mare Chiuso”.
Tanti i dibattiti con le istituzioni e le associazioni attive per l’accoglienza dei migranti e titolari di protezione internazionale in Basilicata. A partire da lunedì 26 novembre, quando i saluti del Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Mauro Fiorentino ha aperto le danze ad una rassegna molto ricca. Poi, il dibattito è proseguito in mattinata con la proiezioni di video-documentari e all’insegna dell’incontro con i rifugiati. Ed ancora con la tavola rotonda “Da terra di confino a terra di confine”, moderato da Oreste Lo Pomo, caporedattore RAI TGR Basilicata alla presenza di rappresentanti istituzionali sia regionali che provinciali. Nella due giorni è stato anche lanciato il Manifesto per la costituzione di una rete dell’accoglienza in Basilicata e nel Sud Italia, già sottoscritto da numerosi enti ed associazioni nel corso della Giornata Mondiale del Rifugiato.