A Stigliano una leggenda tira l’altra. Con altrettanto successo al seguito. Di pubblico e di critica. “Quattro anni magnifici. Quattro edizioni della “Leggenda del drago”, tutte da ricordare – sottolinea il presidente di “Stigliano Eventi”, Franco Micucci – Condite di grandi contenuti ed altrettante relazioni umane. Un paese intero che, per l’occasione, si mobilita. Questa quarta edizione – poi – è stata la più intensa, la più sofferta per la comunità stiglianese, essendo stata colpita da gravi lutti che ne hanno limitato partecipazione e coinvolgimento. A ciò si sono aggiunti problemi di altro genere, non imputabili all’organizzazione, che c’hanno messo del loro. Anche per queste ragioni, cui si sommano quelle dovute ai (soliti!) ritardi burocratici nella erogazione dei finanziamenti, si è dovuto organizzare in meno di un mese una manifestazione che richiede – evidentemente – ben altri tempi e mezzi – fa notare Micucci – L’offerta attrattiva nel borgo si è, tuttavia, arricchita prima e dopo il cine-spettacolo. I cantastorie hanno rallegrato i presenti il giorno 11 agosto, mentre il 12 c’ha pensato la pizzica. Molto apprezzata anche la performance di Linda Joel, danzatrice del ventre di origini stiglianesi. Ma è stato anche l’anno della Giostra ‘viaggiante’, quello che ha visto Roccanova ospitare la terza edizione del torneo equestre intercomunale, così da rendere tale rassegna sempre più allargata ed itinerante. Come presidente di ‘Stigliano Eventi’ quale sodalizio organizzatore, non posso che esprimere grandissima soddisfazione e considerazione per chi – in questa quarta edizione – ha dato davvero tanto, vista e considerata la fase di piena emergenza. Circa 200 persone che, animate da un innato spirito volontaristico e sacrificando molto del loro tempo ci mettono l’anima ed il corpo per tenere in vita un progetto culturale che – partito come una scommessa – si sta rivelando nel suo piccolo un impresa non indifferente. E che, anno dopo anno, riesce – complice anche la visione gratuita – a calamitare un gran numero di curiosi e visitatori da ogni dove. Solo per questo meriterebbe ben altri riconoscimenti di quelli legati allo sponsor”. Ma tant’è. “Il valore aggiunto sta proprio nell’orgoglio di un’appartenenza – conclude il presidente Micucci – che rende possibile realizzare eventi che altrove hanno richiesto il coinvolgimento ed il contributo di enti e/o organismi preposti per essere realizzati, in assenza del quale anche realtà ben più grandi della nostra non riuscirebbero nemmeno ad immaginare eventi di tale portata. Per questo, vale la pena ribadirlo, la Leggenda non è di nessuno. E’ di tutti quanti coloro credono in questo progetto”.