Il termine piercing deriva dall’inglese to pierce= perforare. Si tratta della pratica di forare alcune parti del corpo per decorarle con oggetti e bijoux in metallo.
Le origini del piercing sono antichissime, infatti si può considerare una prima forma d’arte proprio perché riguarda l’abbellimento del corpo.
Mentre nell’antichità lo scopo principale del piercing era di distinguere i ruoli all’interno di una tribù; oggi è considerato un vero è proprio gioiello.
Il pioniere del piercing moderno è Doug Malloy, che grazie alla sua fantasia è riuscito a far diventare il piercing una vera è propria moda.
Di modelli ne troviamo tantissimi a seconda della parte del corpo che si vuole perforare, barrette, cerchietti palline, borchie e pietre semi-preziose. Inoltre se ne possono trovare anche in forme più alla moda, rappresentanti credi spirituali, preferenze musicali o scelte di stile di vita.
Solitamente le zone del corpo soggette a questa pratica sono: lobo dell’orecchio, sopracciglio, narice e setto nasale, labbro, lingua, capezzolo, ombelico, ma la creatività e le pratiche si estendono in tutto il corpo.
Oggi il piercing più diffuso tra le teenager è quello all’ombelico, molto affascinante già tra gli antichi Egizi e considerato secondo Malloy simbolo di regalità.
Mentre non passa mai di moda quello all’orecchio e al naso che ormai fanno parte della società attuale.
Il piercing alla lingua e quello al labbro superiore sono i più fashion del momento.
I motivi che spingono a tale pratica possono essere vari e possono includere: religione, spiritualità, conformismo o identificazione con una sottocultura, ma soprattutto moda.