Si è svolta ieri, mercoledì 13 giugno, e alla presenza di un vasto pubblico la prima serata promossa dall’Associazione dei Lucani a Roma che rientra nel progetto “Basilicata, l’hai vista mai?”. L’iniziativa vuole proporre un viaggio virtuale nella Regione attraverso gli occhi di giovani che ne hanno saputo dare una visione originale attraverso l’utilizzo del mezzo cinematografico e del web. Ad inaugurare questa prima serata è stato il documentario “Ho scoperto la Basilicata” di Giovanni Lancellotti, giovane promettente rappresentante della cinematografia lucana.
Il documentario infatti, come dichiara il regista, non è stato realizzato per partecipare a festival o a concorsi cinematografici ma per offrire ai lucani l’occasione di conoscere la propria Regione, sempre troppo sconosciuta. Per questo il montaggio delle musiche, scritte dagli Ethnos, i Tarantolati di Tricarico, Renato Pezzano, Rocco Mazzolla e Pino Cillis, e delle immagini tra le più suggestive ha valorizzato contenuti ed emozioni piuttosto che ricercare una sintesi e un’estetica formale del mezzo cinematografico.
La bruna, i palmenti, le processioni e perfino la transumanza sono solo alcune delle tradizioni secolari riprese e riscoperte nel corso di questo viaggio durato 12 mesi. A finanziare il progetto una giovane audace lucana, Annagrazia Cillis, che si è messa in gioco con successo, improvvisandosi come produttrice del documentario che è attualmente acquistabile in DVD sul sito web Produzioni dal Basso.
E proprio sul tema della vendita online, nuova frontiera dell’economia, è stato presentato sempre nella serata di ieri il progetto di altri due giovani lucani, Emanuele Pecora e Simone Bruno, che hanno ideato e creato “Il Simposio”, un portale e-commerce di prodotti enogastronomici lucani che grazie al web possono aprirsi al mercato al di fuori del confine regionale.
“Basilicata…l’hai vista mai?” è dunque un evento nato all’insegna della riscoperta della Regione, tra suoni e paesaggi, tradizioni e innovazioni, in un’atmosfera conviviale e piacevole, per scoprire e ricordare che la Basilicata non è (solo) quella “coast to coast”.