Si è conclusa l’edizione 2012 di “Arteknè”, un evento che affonda le
radici nell’espressionismo artistico contemporaneo.
Una sperimentazione anche estremamente evidente in mostra in alcune delle
opere, ma al contempo dovuta per un Sud Italia che deve porre al centro delle proprie iniziative, basi concettuali innnovative e perchè no, provocatorie.
In questo caso il mix di fotografia, cinema, pittura, scultura trova la sua location finale ideale nell’ex Mcm mattatoio di Tito Scalo (Potenza).
Ampi spazi che ricordano probabilmente la vera essenza dell’arte contemporanea che dev’essere posta laddove vi siano spazi necessitanti di essa, in questo caso ampi, dall’atmosfera macchinosa ma comunicativa di una speciale energia che solo un mattatoio può trasmettere, luogo di sofferenza, lavoro, sacrificio.
Fra i 50 artisti in mostra con 250 opere, tutti meritevoli degli spazi loro concessi si sono distinti, vincendo, Maicol&Mirco con “villa crepacuore 1” e “villa crepacuore 2” del 2011, disegni pennarello e ecoline su carta accoppiata grigio su grigio della misura di 70 x 100 centimetri.
Secondo la giuria, composta da Lucia Spadano, Roberto Martino e Angelo Bianco “in un quadro contemporaneo di riflessione critica sulla creatività collettiva il premio al duo artistico apre una riflessione su una condizione binaria del fare arte sempre più frequente sia in Italia che all’estero, che
si traduce in una condizione progettuale di equilibrio che caratterizza gli artisti che lavorano in coppia e il cui lavoro finale, è appunto il risultato, non matematico, ma osmotico e sinergico, di uno più uno”.
Al di la della menzione ai meritevoli vincitori, rimane la proposta artistica più che completa offerta in un panorama ospitale che è offerto volentieri all’esperienza del visitatore.