TURISMO DELLE ORIGINI, A MATERA LA III EDIZIONE DI ROOTS-IN

Focus sul rapporto tra Radici e Made in Italy. Il direttore di A.P.T. Basilicata, Antonio Nicoletti: «Si tratta di una piattaforma utile per tutte le Regioni italiane»

Per il terzo anno consecutivo, la Città dei Sassi ospiterà l’iniziativa “Roots-in-La Borsa Internazionale del Turismo delle Origini”, in programma il 18 e il 19 novembre. L’evento, organizzato da Regione Basilicata e A.P.T. (Agenzia di Promozione Territoriale), in stretta collaborazione con ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, vedrà la presenza di 150 sellers provenienti da ogni Regione italiana, 74 buyers direttamente dal Sud-America, dal Canada, dalla Spagna, dal Belgio, dall’Australia e dagli USA, 12 espositori fra Enti e Aziende, oltre a 13 Regioni italiane con i loro stand e le relative offerte.

«Il tema portante dell’edizione 2024 di Roots-in – ha annunciato il direttore generale di A.P.T. Basilicata, Antonio Nicolettiè il rapporto tra Radici e Made in Italy, valorizzando il contributo dei nostri connazionali che hanno reso grande l’Italia nel mondo. Sono tanti gli italiani che si sono distinti all’Estero per il loro genio e la loro creatività. Un esempio fra tutti Francis Ford Coppola, che è tornato nella sua terra di origine, a Bernalda, in provincia di Matera».

Va ricordato che, oggi, sono all’incirca 6 milioni gli italiani residenti all’Estero. Una cifra che sale a 80 milioni se vengono presi in considerazione anche i nativi e i discendenti. Numeri, questi, che fanno del nostro Paese un caso pressoché unico al mondo. Come emerge da una ricerca condotta da Confcommercio, in collaborazione con SWG, TRA Consulting, ItalyRooting Consulting sul Turismo delle Radici siamo di fronte all’esempio “di una comunità enorme che ha voglia di riscoprire le proprie origini, e che rappresenta dal punto di vista turistico una domanda potenziale di dimensioni sorprendenti. Con un’ottima capacità di spesa, peraltro, che potrebbe portare al nostro Paese circa 8 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno”.

Nell’anno dedicato alle radici italiane nel mondo, sono diverse le iniziative e gli eventi in programma, promossi anche dai piccoli Comuni italiani per sedurre e conquistare i tanti turisti alla riscoperta delle proprie origini. Dopo il TTG di Rimini, tenutosi lo scorso ottobre, il roadshow che ha preso il via il 28 febbraio scorso a Campobasso, è proseguito il 24 maggio con la tappa di Taranto, per poi approdare il 29 giugno a Imperia eil 19 luglio Guardiagrele. Il 24 settembre, poi, a Crotone, il 23 ottobre a Bergamoe il 18 e 19 novembre sarà la volta di Matera.

Tre le tematiche al centro dell’iniziativa: il Forum sul Made in Italy, i lab con 60 relatori e 30 incontri suddivisi in due giornate per garantire, a chi si occupa di Turismo delle Origini, una sorta di “cassetta degli attrezzi”, e gli incontri tra i sellers e i buyers. Tra gli eventi in programma anche un collegamento con il Consolato Italiano, con sede a Boston, la città che per l’anno in corso riveste il ruolo di Capitale della Creatività italiana, e un concerto jazz in forma di cabaret con il comico lucano, Dino Paradiso, e un quartetto. «Roots-in – ha aggiunto Nicoletti – è sostenuto dalla Regione Basilicata, ma è una piattaforma utile per tutte le Regioni italiane e crea tante opportunità. Come è accaduto con l’edizione del 2023, grazie alla quale una troupe brasiliana è venuta a girare un film in diversi paesi lucani che sarà distribuito in tutto il Sud-America e in Europa».

La Borsa Internazionale del Turismo delle Origini, dunque, fa leva sulla valorizzazione delle aree interne del nostro territorio, valicando le sfide di accessibilità grazie alla motivazione dei viaggiatori delle radici. Si tratta dei tanti turisti che, molto spesso, sono incuriositi dai luoghi d’origine dei propri antenati, optando per soggiorni che possono avere una durata anche di un paio di settimane, in posti lontani da un eccessivo afflusso di presenze. In questo modo, l’offerta turistica combina in maniera eccellente una proposta di beni e servizi relativa al terzo settore (alloggi, visite guidate) con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine, di primaria importanza per rafforzare il legame tra le vecchie e le nuove generazioni. Entrambe hanno la possibilità di confrontarsi con una nuova percezione della contemporaneità lucana che non tradisce mai i suoi valori di autenticità e ospitalità.

Miriam Galgano