Ninfea Festival: grande partecipazione alla prima edizione ai Laghi di Monticchio

Conclusa con successo la rassegna dedicata ai temi della rigenerazione territoriale, organizzata nell’ambito del Progetto Borgo Monticchio del Comune di Rionero in Vulture

Si è conclusa con successo la prima edizione del Ninfea – Festival della Rigenerazione, che ha animato le rive del Lago Grande di Monticchio, nel territorio di Rionero in Vulture, per due fine settimana, dal 30 agosto all’8 settembre. Sei giorni di eventi gratuiti che hanno saputo combinare l’approfondimento divulgativo con la cultura e l’arte, attirando migliaia di visitatori e coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva nella natura, tra la Spiaggia delle Ninfee e la temporanea Green Arena.

Organizzato da Labirinto Visivo, Onirica e Archeoclub del Vulture, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Potenza e la Compagnia Teatrale Petra, e co-progettato con il Comune di Rionero in Vulture nell’ambito del Progetto Borgo Monticchio, finanziato dal programma NextGenerationEU dell’Unione Europea, il Ninfea – Festival della Rigenerazione ha intrecciato momenti di spettacolo ad altri di riflessione sui temi della rigenerazione territoriale e dello sviluppo sostenibile, ponendo particolare attenzione alle nuove visioni per le aree interne.

“Sono stati sei giorni di grande partecipazione – dichiara il sindaco di Rionero in Vulture Mario Di Nitto – che hanno saputo valorizzare al meglio un’area di Monticchio che costeggia il Lago Grande, di straordinaria bellezza, anche se a molti sconosciuta. È stato un festival denso di convegni, talk, musica e arte, che hanno offerto un assaggio del potenziale che Monticchio ha in termini di attrattività turistica e di rigenerazione culturale dell’intero Vulture. Ho ricevuto molti commenti colmi di entusiasmo e apprezzamento, che sono un incoraggiamento a proseguire in questa direzione. Un ringraziamento particolare va all’associazione Labirinto Visivo, che ha saputo curare ogni aspetto della manifestazione e ai volontari e alle associazioni che hanno collaborato.”

Il festival ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo come il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi, con un intervento sulle connessioni tra matematica e natura, il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, che ha tenuto un talk sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, il giornalista Emilio Casalini, che ha portato esempi virtuosi di esperienze rigenerative, l’urbanista Maurizio Carta, che ha approfondito il tema delle aree interne, lo scrittore Tiziano Fratus con il suo libro “Alberodonti” dedicato agli alberi monumentali, il linguista Trifone Gargano con una lezione-spettacolo su Dante e la natura nella Divina Commedia.

Le installazioni visuali site specific realizzate dagli artisti Claudia Reh, Adriano Lombardo per Holly Club e dal collettivo Sublime Tecnologico hanno arricchito ulteriormente l’esperienza dei visitatori, offrendo un percorso artistico in dialogo con il contesto naturale.

Tra i momenti di spettacolo più coinvolgenti, l’esibizione della cantante e polistrumentista Serena Brancale, il concerto al tramonto del pianista e compositore Remo Anzovino, quello dell’artista napoletana Dada’, la performance finale del chitarrista dei Subsonica Max Casacci, che ha presentato il progetto “Earthphonia”, accompagnato dall’artista visivo Akasha.

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