Ribadisce la forte capacità delle Donne e Uomini del Sud di saper valorizzare il bene comune ereditato nel rispetto della sostenibilità senza rinunciare al pieno godimento dei luoghi.
E’ quanto rappresenta nel settore occidentale calabrese del Parco Nazionale del Pollino, a 1250 metri sul livello del mare ed a pochi chilometri dal centro storico di Saracena, famosa per l’olio ed il moscato, un avamposto ambientale di tutto rispetto, il “Masistro Park Al di Là dei Faggi” : un eden ricco di vegetazione per tutti e per trascorrere, in compagnia, ore di relax e di sano refrigerio, specialmente in questo periodo di grande caldo. L’area è aperta dalle ore 9,30 alle ore 17,30 tutti i giorni e la si può raggiungere grazie ad una strada asfaltata, che la lega, in 18 chilometri, tra stupendi paesaggi, all’inizio del Comune cosentino in cui ricade.
Lo abbiamo sperimentato di persona, con alcuni amici, grazie ad un momento che ci ha rilanciato cosa offre da sempre l’Appenino meridionale tra le sue ”pieghe” millenarie ricche di storia, tradizione e segnate da Comunità con un forte senso di appartenenza del Territorio.
Quattro i giovani che gestiscono questa intrapresa la quale mette a disposizione di chi si addentra, a fronte di una modico costo a persona, servizi (l’attuale amministrazione municipale ha recuperato alcune casette portando la corrente e realizzando bagni con docce per offrire una buona permanenza), area camping, area picnic, centro escursioni a piedi e in ebike, cinque percorsi acrobatici di vario livello grazie a camminamenti creati in sicurezza tra una grande faggeta composta da alberi di straordinaria longevità e monumentali.
Non a caso l’area è tra le più interessanti dell’intero Parco Nazionale del Pollino anche per la fauna selvatica che ospita e per i tre grandi pianori in cui si articola. Degno di nota il vicino Piano di Mezzo dove si crea un laghetto presente in tutte le stagioni dell’anno, tranne in estate, e il maestoso Piano Grande. Intorno le cime fanno da corona con il nome di “Monti della Luna”, richiamando un particolare paesaggio lunare che si annoda con l’esistente come gli stupendi piani di Novacco o dell’Erba non lontano e a pochi passi dal mitico tracciato del Sentiero Italia.
La cima più importante, a 1436 metri slm, si chiama Timpone del Vaccaro ed è raggiungibile da Masistro Park con un facile trekking di circa 1 ora. In vetta insiste un punto dell’Istituto Geografico Militare e da ogni sommità che la circonda si può ammirare, insieme, lo Ionio e il Tirreno che bagnano le coste calabresi.
Ogni cosa qui parla di come è stata guardata la Montagna e viene guardata la Natura che la connota. Una bellezza struggente con una scenografia emozionante che chiedono solo di essere accompagnate con dedizione come lo stanno facendo i giovani che si sono messi in gioco in quest’opera, grazie pure ad una semplice esperienza di amicizia su ciò che gli è sembrato essenziale per loro ed importante per la comunità: contribuire alla costruzione di uno sviluppo possibile per tutti e per una vera crescita che non può fare a meno di ciascuno. Ecco perché ci chiedono di riferire che siamo Tutti invitati a vivere l’esperienza che mettono a disposizione questi ambienti, pronti ad accoglierci.