Nel centenario dalla nascita di Rocco Scotellaro, il Festival Appennino Mediterraneo vuole ricordare il sindaco-poeta con lo spettacolo “Lingua madre” interpretato da Marisa Laurito, accompagnata dall’Ensemble Meridies. Con un testo di Stefano Valanzuolo, musiche originali e trascritte da Enzo Izzi e Angela Freno, con interventi in voce di Alessandro Casaletto, si propone al pubblico in parole e musica la vita e la morte di Rocco Scotellaro, attraverso lo sguardo e le emozioni della madre.
Fondazione Appennino, anche con la produzione di “Rock Scotellaro”, continua in questo centenario la spinta al ricordo e alla memoria per un protagonista della Basilicata e del Sud che ha lasciato il segno con la poesia, imbracciando la scrittura come “arma” per alimentare il riscatto dei contadini, delle classi meno abbienti.
C’è un’attualità nell’urgenza del ricordo e della memoria che anche l’Agenda 2030 Onu per lo Sviluppo Sostenibile ci indica nella riduzione dei divari territoriali, nella riduzione delle diseguaglianze.
“Lingua madre” andrà in scena giovedì 30 novembre a Sant’Arcangelo al Centro polifunzionale di San Brancato alle ore 19.