Sabato 21 ottobre a Montemurro secondo week end del Premio Appennino. Nella sala ex Convento San Domenico ritireranno il riconoscimento Andrea Vitali, Sabrina Giannini ed Enrico Giovannini.
Si completa il percorso avviato il week end del 6 e 7 ottobre che ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del direttore Ferruccio De Bortoli che, insieme alla giornalista quirinalista Daniela Tagliafico, hanno tracciato una visione, offerto strumenti ed avanzato una proposta di “riscossa civica” utile all’Italia, partendo anche dall’indispensabile contributo delle comunità che vivono nelle aree interne ed appenniniche.
La rappresentazione dei luoghi, in particolare con le parole, è la motivazione che sabato 21 ottobre, secondo week end del Premio, riconosce allo scrittore Andrea Vitali la grande narrazione dell’Italia vera che – anche nell’ultimo romanzo “Cosa è mai una firmetta” (Garzanti) – l’ha portato a scegliere la scrittura lasciando il camice da medico; un po’ come Leonardo Sinisgalli che preferì la poesia ai “neutroni lenti”. In questa Italia dei luoghi c’è lo sguardo della telecamera, dell’approfondimento e dell’inchiesta di Sabrina Giannini, per anni autrice ed inviata di Report ed oggi ideatrice e conduttrice del programma di RAI 3 “Indovina chi viene a cena”, che mette al centro i temi del cibo, dell’agricoltura, del valore della terra e dell’acqua. Un valore sempre più necessario per garantire il futuro alle nuove generazioni e che trova nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile una guida urgente e necessaria. Per questo sabato 21 ottobre, insieme a Vitali e Giannini, sarà premiato Enrico Giovannini, già Ministro nei governi di Letta e Draghi, cofondatore ed oggi direttore scientifico dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
La serata sarà anche l’occasione per consegnare il premio speciale “Radici in Appennino” alla memoria della pittrice e scrittrice Maria Padula a cinquant’anni dalla pubblicazione del libro “Il paese è paese d’inverno”, già annunciato lo scorso 7 ottobre.
A seguire l’evento musicale “Serenata lucana”, nel cartellone del Festival Suoni di Pietra d’Appennino Mediterraneo che fa tappa a Montemurro dopo Grumento Nova, Martina Franca, Tirana e Capodistria. Il progetto di cui è capofila Grumento Nova è il frutto di collaborazioni transnazionali e di ricerca artistica, oltre che di proficuo percorso formativo che ha coinvolte le scuole.
Il Premio si concluderà domenica 22 ottobre, intorno alle ore 12, in piazza G. Albini, il complesso bandistico della città di Montemurro accoglierà i camminatori di “ritorno” dalla sperimentazione di un nuovo progetto dal titolo M.A.G.M.A.: un cammino da Leonardo Sinisgalli a Carlo Levi, da Montemurro ad Aliano, passando per Armento, Gallicchio e Missanello.