Mostra fotografica di Maurizio Urso:“L’Eucarestia dono di vita”

“L’Eucarestia dono di vita” diventa mezzo di comunicazione che prescinde dall’egoismo. Diventa arte come ci testimonia la mostra di Maurizio Urso che abbraccia storia e cultura. È un percorso millenario di fede che lega Matera e Malta attraverso il culto della Madonna di Picciano che nel 1517 raggiunse La Valletta condotta dall’abate Gian Girolamo Carafa, devoto alla Madonna di Picciano, da allora venerata come Madonna Carafa e di Matera. La ricorrenza si festeggia l’8 dicembre a Malta. “Alla base della mostra fotografica – afferma Maurizio Urso – vi è un lavoro meticoloso che scaturisce da 36 anni di studio fotografico. Dal 1988 al 1992 ho lavorato con la Confederazione mondiale degli alunni Salesiani – Casa Generalizia a Roma. Da quel momento la mia vita è stata segnata dal perfezionismo. Ho effettuato degli stages in Mondadori. Sono stato in America, a New York, a Washington, in Cile.

 

Il mio profondo percorso è stato commissionato dai Salesiani e da qui è nato un discorso editoriale. Ho curato tutto per non tralasciare nessun passaggio: foto, sviluppo, impaginazione e stampa.” Il merito va anche ai curatori della mostra: Gianni Maragno e don Egidio Casarola. Un sentito grazie va al padrone di casa: dott. Giovanni Viceconte che ha creduto fin dall’inizio in questo progetto e in queste stampe estreme realizzate con una risoluzione molto elevata, mettendo a disposizione la location: le splendide sale del Palazzo Viceconte, ex Venusio. La mostra accoglie il visitatore con la statua di Sant’Eufemia del Mantegna che giganteggia per le dimensioni, per la bellezza e per la qualità della fotografia, adeguata agli standard della sala di esposizione. Man mano l’occhio scivola su soggetti non soltanto sacri ma di architettura ambientale perché l’Eucarestia è simbolo d’unione che abbatte le frontiere. Un messaggio universale scandito dall’opera “Memento Mori” (Ricordati che devi morire) rientrante a far parte di una collezione di volumi prestigiosi inerenti l’arte sacra, l’architettura e le strutture ecclesiastiche nelle chiese. A tal proposito, il fotografo Urso ha curato l’intero processo: Le foto delle 406 lapidi dei cavalieri di Malta, l’impaginazione e la stampa per ottenere un prodotto uniforme e di altissima qualità. L’apoteosi si raggiunge nelle cinque miniature della Cattedrale: la Natività di Maria, La nascita di Gesù, l’Epifania, Tutti i Santi e Sant’Eustachio. “L’Eucarestia è sinonimo del ciclo esistenziale – precisa don Egidio Casarola. Dall’incarnazione di Gesù Cristo sino alla morte e alla Resurrezione nasce la vita nuova. L’aver coniugato le fotografie di Matera e di Malta è segno che l’umanità è cambiata insieme. Si vive l’attenzione verso un’umanità nuova. La vita cristiana si incarna ancor’oggi. E la visita virtuale ed immersiva nelle immagini vere e tridimensionali di Maurizio Urso ne dà adito attraverso la ricerca del simbolismo sprigionato dai particolari.