«La cultura è spirituale e si riconduce all’unica fonte della sapienza se si pone al servizio del bene e del vero. Dallo studio delle fonti si possono ricavare molteplici benefici: la verità diventa regola di vita, la sapienza accresce l’umiltà, e gli uomini trovano agevolmente la via dell’intesa e della concordia».
Con queste parole pronunciate dal parroco don Antonio Arenella si è tenuta nella giornata di lunedì 3 agosto, l’inaugurazione dell’emeroteca dell’Associazione Culturale Giovanile Recupero Tradizioni Ruotesi intitolata a Renato Angiolillo nato a Ruoti, è stato il fondatore e direttore del quotidiano Il Tempo.
Un’emeroteca /biblioteca realizzata in tre ambienti distinti nel centro storico di Ruoti, fortemente voluta dai cittadini ruotesi che hanno messo a disposizione gratuitamente l’uso dei locali e che ha visto impegnati i giovani della stessa associazione nella sistemazione ed allestimento del nuovo servizio bibliografico, grazie alle donazioni dei materiali da parte di alcune attività commerciali del posto e di alcuni arredi dismessi dopo la nascita del nuovo Polo Bibliotecario di Potenza.
Una manifestazione «digitale» per via del Covid – 19 a cui erano presenti il Sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise, la direttrice del Polo Bibliotecario di Potenza, Anna Maria Pilogallo e alcune insegnati dell’Istituto Comprensivo “Michele Carlucci”.
Attualmente il materiale donato dalla Biblioteca Nazionale di Potenza consiste nelle seguenti testate: Il Tempo dal 1971/1999, Il Messaggero 1971/1999, La Repubblica dal 1974/2002, Il Sole 24 Ore dal 1971/1998, Il Giornale dal 1971/1989, Il Secolo D’Italia dal 1971/1989 e la raccolta del mensile dell’Azione Cattolica Senza Titolo, dal 1968 al 1975 grazie all’impegno del parroco.
«Questo progetto rientra in una nuova idea che abbiamo messo in atto con la Regione Basilicata, la Provincia e il Ministero, per una biblioteca di comunità, una biblioteca che possa uscire dal suo ambito per investire il territorio e per dare la possibilità di creare socialità, non solo un punto di studio, ma anche di aggregazione, di laboratori, co –working» ha affermato la direttrice Pigalla.
Anche l’amministrazione comunale è al fianco di questa importante iniziativa culturale, il Sindaco ha infatti dichiarato: «Doteremo questa emeroteca di due computer e ci auguriamo di poter riprendere, al più presto, un progetto ambizioso già intrapreso con l’Università degli Studi della Basilicata, la biblioteca universitaria, e la biblioteca nazionale e poter offrire la possibilità di consultare il catalogo generale del sistema bibliotecario, e consentire così anche i prestiti interbibliotecari. I libri sono il nostro stesso passato, il nostro spessore, le radici della nostra umanità».
Ma Recupero Tradizioni Ruotesi guarda già avanti: il presidente Felice Faraone, ha dichiarato che l’associazione sta partecipando con l’aiuto del Technical Projet Manager Pierpaolo Albano, ad un progetto dell’Unione Europea, per la ricerca e la valorizzazione del materiale emerografico, che sarà realizzato da cinque giovani ruotesi tra i 18 e 30 anni, ed intende mettere a disposizione il patrimonio raccolto a quanti vogliano continuare in questo percorso di crescita culturale locale. Oltre all’idea di creare una Casa della cultura dove collocare tutto il materiale del nutrito archivio che l’Associazione Recupero Tradizioni Ruotesi ha accumulato in vent’anni di attività. Tra cui anche il restauro di un libro del 1860 dell’archivio parrocchiale e il recupero dell’archivio Carlucci.