Ieri sera, nella cornice del Cineteatro Don Bosco di Potenza, l’attore romano Giovanni Scifoni è andato in scena con lo spettacolo teatrale “Tutti Santi a Natale?”.
Sfacciato ma sempre divertente, Scifoni si è presentato davanti al pubblico di Potenza per la prima volta nella sua ricca e già longeva carriera, entusiasmando l’intero parterre.
«Non pensavo di trovare una così numerosa partecipazione – ha commentato Scifoni -, soprattutto non immaginavo che così tanta gente conoscesse lo spettacolo e il lavoro che da anni porto avanti. Mi sono sentito quasi una rock star – commenta ironicamente Giovanni».
E in effetti, l’ironia, quando si parla di Scifoni la fa da padrona. In un monologo da One man show – che ha tenuto i circa 700 spettatori incollati ai sediolini del teatro per quasi due ore – Scifoni ha raccontato della vita di tre Santi (Santa Francesca romana, Sant’Agostino, ) passando in rassegna tutti quegli aspetti ‘umani’ e umili che, grazie all’arma dell’ironia hanno potuto portare questi Santi alla portata della gente ‘comune’: «Raccontare con ironia le peripezie e le vicende umane che hanno portato donne e uomini semplici a diventare Santi – spiega Scifoni -, allontana l’idea nello spettatore che si stia parlando di modelli inarrivabili, di uomini e donne nate appunto già Santi o Sante, mai toccati, insomma, da quei peccatucci che hanno reso loro – come rendono oggi noi – stupendamente umani!».
Giovanni Scifoni sul palcoscenico si esalta, confrontandosi continuamente con il pubblico, con il quale ama mettersi in discussione, cercando, soprattutto, quell’interazione umana essenziale perché lo spettatore si senta dello spettacolo, come protagonista:
«A Potenza ho avuto una sensazione che non sempre ho percepito: la gente ha bramato ardentemente essere nello spettacolo, non solo dello spettacolo. Questo, per un attore, è il massimo risultato possibile: che lo spettatore si senta pienamente identificato nella scena della macchina teatrale, che viva la dimensione del palcoscenico come se fosse interamente trasportato in esso. Quando questo accade – continua Scifoni – allora posso far ridere, posso piangere, rido di me e non di qualcun altro. Rido di me, dei miei difetti, dei miei peccatucci. Come diceva Moliere citando il famoso detto latino ‘Castigat ridendo mores’, cioè correggere le abitudini ridendo. E come non riuscire a migliorarsi, a correggersi, quando si vedono anche dei Santi aver patito e vissuto vizi e peccati simili ai nostri? Da questa semplice considerazione nasce la consapevolezza di ogni buon cristiano che sì, ce la può fare anche lui a guadagnare il paradiso. Basta ‘solo’, come per i santi, volersi mettere in cammino per trovare se stessi e, perché no, magari ridendoci un po’ su».
Attore di teatro, impegnato in diverse fiction televisive come Don Matteo e un Medico in famiglia, Giovanni è diventato negli ultimi anni una presenza fissa anche sul web, luogo per lui privilegiato, amato perché «Sul Web – confessa Scifoni – si parla direttamente con il pubblico quando il comunicatore si mette in discussione. È lui che risponde ai complimenti e agli insulti, è lui che svela la sua vita per quella che è. Io sono credente e ho cercato di affrontare una piccola sfida: rivolgermi, idealmente, a un bambino ateo, con un linguaggio semplice e divertente».
Insomma: Scifoni ieri ha dato spettacolo, ricordando alla platea che per esser Santi ‘basta’ volerlo, ardentemente. E questo può essere davvero, per ciascuno, un ‘Santo’ regalo di Natale.