Berardo Pietrafesa è una persona semplice e onesta come tante ma conserva tra le sue mani qualcosa di importante: una dote particolare per l’impasto della pizza. Tante prove tecniche, piccole sfide di sapori e una maestria acquisita sul campo.
Berardo, parlami del locale “On the road”…
Nel 2001, insieme ai miei fratelli Donato e Salvatore, l’On the road ha aperto i battenti a Sarnelli. È stata una bella avventura, è nata da un’idea di mio padre Leonardo e continua ad andare avanti grazie al legame con la mia famiglia.
Quando hai mosso i primi passi in cucina?
All’inizio, in realtà, non facevo il pizzaiolo. Mi occupavo della farcitura delle bruschette e dei piatti di frittura. Ho appreso, in seguito, l’arte della pizza e della panificazione dal pizzaiolo che ha lavorato, in un primo momento da noi, Giuseppe Mancuso. Ho ricevuto da lui questa prima infarinatura e dal 2009 ho cominciato a lavorare da solo in cucina. Ho apportato una variazione diversa all’impasto dopo vari tentativi e sono arrivato ad un risultato che mi soddisfa e che soddisfa, soprattutto, i nostri clienti. Da un po’ di tempo, sono supportato in cucina da mio fratello Donato.
La scelta di offrire ai clienti anche l’impasto alla canapa come nasce?
La storia dell’impasto alla canapa è uscita fuori, per caso, da un amico che realizza questo prodotto biologico. È partita come una scommessa per cercare di produrre qualcosa di buono e ad alta digeribilità. Utilizzando farine macinate a pietra e la canapa alimentare prodotta a “chilometro zero” siamo arrivati ad un bel risultato. Ho provato e riprovato questo impasto dopo essermi documentato sui benefici della canapa alimentare e mi sono accorto che valorizza la pizza: questo tipo di impasto è adatto, infatti, a fornire fibre alimentari, aiuta a combattere il colesterolo e problemi cardiovascolari. È un valore aggiunto, insomma.
La pizza che ti chiedono più spesso e quella che ti chiedono di meno?
Da quando abbiamo aperto abbiamo sempre cercato il prodotto esclusivo anche dal lato della distilleria, ci tenevo a dirtelo. Le scelte che proponiamo sono frutto di un’accurata selezione da parte di mio fratello Salvatore. Per quanto riguarda le pizze, posso dirti che quelle che mi chiedono più spesso sono la margherita e la diavola. Delle scelte semplici e sempre azzeccate. La marinara, la napoletana e la siciliana sono quelle che vanno di meno perché hanno un gusto più deciso che deve piacere. Da una base semplice di acqua, farina, lievito, sale e olio si può creare qualunque cosa.