Passeggiando tra le campagne lucane, vi sarete sicuramente imbattuti in allevamenti tradizionali: suini, bovini, ovini e così via; animali da sempre presenti nel nostro territorio e nella nostra vita quotidiana. Ma, se vi dicessi che in Basilicata esiste un allevamento di alpaca ci credereste?
Ebbene si, dovete crederci!
Ad Acerenza, infatti, grazie all’idea di due Fratelli, Canio e Manuela Caruso, è nato uno dei primi allevamenti di alpaca del meridione.
Abbiamo parlato con Canio che ci ha raccontato com’è nata questa passione e tutte le curiosità legate a questo bizzarro e tenero animale.
“Canio, investire su un animale del genere, qui in Basilicata, può essere considerata quasi una follia, come sei venuto a conoscenza di questo meraviglioso batuffolo di lana?”
Ho sempre amato la natura e gli animali, dopo un periodo nell’esercito, ho deciso di investire sulle mie passioni creando un allevamento diverso da quello tradizionale e a scopo alimentare. Volevo creare qualcosa di innovativo, suscitare curiosità sfruttando al meglio le risorse della mia terra. Così un giorno mi sono detto: “ troviamo un animale diverso, insolito, che possa stuzzicare l’interesse delle persone e allo stesso tempo produrre qualcosa.” Ho preso il pc e ho cercato “animale tipo peluche” ed è venuto fuori l’alpaca. Da qui è iniziato il mio cammino alla scoperta di questo nuovo mondo.
“ Quindi anche tu, come la maggior parte delle persone non conoscevi, se non per cultura generale, quest’animale?”
Esattamente. Oggi conosco gli alpaca meglio di qualunque cosa, ma all’inizio ho dovuto studiare, informarmi e fare ricerche. Una volta deciso di investire su di loro, ho fatto arrivare i primi 3 esemplari dal Perù: Roy, Manu e Annuna; due femmine un maschio.
“Oggi quanti esemplari hai?”
Ho sei alpaca. Il loro periodo di gestazione è molto lungo, dura infatti tra gli 11 e i 12 mesi e partoriscono un unico cucciolo alla volta. Solitamente preferisco farli accoppiare in questo mese cosicché il piccolo nasca nel periodo caldo.
“Com’è il carattere dell’alpaca? Che attività fate fare ai visitatori?”
Sono affettuosissimi, sembrano davvero dei peluche. Stare a contatto con loro ti dona un senso di pace e relax. In Perù l’alpaca viene usato per proteggere il gregge, infatti appartenendo alla famiglia dei camelidi hanno un collo lungo e due occhioni che permettono di vedere a lunghe distanze e quindi sono in grado di avvistare prima l’eventuale nemico. A differenza del lama, suo stretto cugino, per difendersi soffia il predatore e lo attacca con gli artigli delle zampe anteriori; ciò avviene solo nei confronti degli altri animali, come ho detto prima, con gli uomini sono docili e mansueti. Cosa fanno i nostri visitatori? Il nostro è un allevamento didattico, le persone che ci vengono a trovare hanno la possibilità di stare a stretto contatto con l’alpaca, lo abbracciano, lo accarezzano e lo portano a spasso con degli appositi guinzagli. Durante tutto l’excursus raccontiamo la storia di questi animali, le loro abitudini e tutto quello che c’è da sapere sulla loro vita. A conclusione della visita facciamo realizzare attraverso un laboratorio un braccialetto con la loro lana e se qualcuno vuole trattenersi di più, disponiamo di un’area pic-nic proprio di fronte la diga di Acerenza.
“Oltre alla loro bellezza e al benessere che apportano, gli alpaca hanno un’altra grande ricchezza: la loro lana, perché è così pregiata?”
Perché, a differenza di tutte le altre, la lana dell’alpaca è pulita, non emette cattivo odore, per questo può essere filata senza che subisca alcun trattamento chimico. È antiparassitaria, quindi non attecchiscono zecche, pulci e parassiti vari ed ha proprietà anallergiche poiché non contiene lanolanina. Ultima proprietà: funge da isolante termico. La lana di quest’animale è completamente naturale. Esistono 21 tonalità diverse, gli altri colori invece vengono creati con le radici di particolari piante presenti in Perù. È una lana che non infeltrisce, non si allarga e non si restringe. Realizziamo vari capi di abbigliamento del tutto ecologici, da ogni alpaca si ricavano all’incirca 4 kg di lana. Per il processo di filatura, poiché non disponiamo dei macchinari adatti, faccio riferimento ad un’azienda di Vicenza.
Grazie a Canio e ai suoi simpatici amici per l’intervista.