Durante le ultime vacanze di Natale, ho incontrato un vecchio compagno di classe, in passerella come me nella via Pretoria del centro storico di Potenza. Era in compagnia del cuginetto, cuginetto per modo di dire. Frequenta infatti la IV ginnasio e, un po’ per familiarizzare e un po’ per fare il pieno di una dolce melanconia (la mia), ho iniziato a fargli tante domande sulla mia scuola, che è la sua adesso. E così, tra i miei ricordi e la sua cronaca, ancora una volta mi ritrovavo catapultato come un ologramma lì, nei corridoi della mia scuola, nel cuore del mio Liceo. E la mente palpitava di una serena e tremendissima nostalgia.
Il resoconto fatto da Andrea – il ‘quartino’, come si usa dire in gergo – dei suoi primi mesi di scuola mi ha impressionato davvero. I miei ricordi della classe IV ginnasiale, tuttavia, non combaciavano completamente con i racconti del ragazzo: il Liceo Classico potentino, infatti, offre un percorso di formazione rinnovato nella struttura e nei contenuti, ossia: il ‘Q. O. Flacco’ continua sì ad essere il Liceo con il ‘calssico’ piano di studi e le discipline di indirizzo – insegnate per il consueto numero di ore -, ma con alcune significative novità.
Se leggo bene quel documento che, da ‘vecchio’ studente ignoravo, ossia il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa che va dal 2019 al 2022), apprendo che nel biennio del Ginnasio gli studenti, per 29 ore settimanali, ‘potenziano’, come ora si usa dire, la lingua italiana (un’ora alla settimana in più), la lingua straniera, compresa un’ora di conversazione con un docente madrelingua (lezione gratuita), ma studiano un’ora in più anche la matematica. Tutto questo senza nulla togliere al latino e al greco! Si tratta del piano di studi istituzionale, già in vigore dagli scorsi anni.
All’atto dell’iscrizione, tuttavia, si può decidere di seguire anche un altro piano di studi per il biennio del Ginnasio, piano di studi finalizzato ad ampliare le ore di insegnamento delle discipline scientifiche: 4 ore di matematica e 3 di scienze naturali alla settimana. Concluso il Ginnasio, si può seguire senz’altro il piano di studi istituzionale, oppure orientarsi verso quello che prevede l’ampliamento delle ore di matematica con un’ora di conversazione con un docente di madrelingua inglese (gratuita). Ma, dall’anno scorso, all’atto dell’iscrizione al triennio liceale, è possibile scegliere uno fra questi altri tre indirizzi curricolari: l’indirizzo di potenziamento della Storia dell’Arte, quello di introduzione allo studio delle discipline giuridiche ed economiche, discipline che costituiscono, per un numero elevato di studenti liceali, la scelta universitaria futura. E poi il potenziamento scientifico con cosiddetta ‘curvatura biomedica’. Per il primo piano di studi sono previste 2 ore di Storia dell’Arte, insegnate in lingua straniera (CLIL) e 2 ore di potenziamento di questa disciplina.
Il curriculum giuridico economico si specifica per le due ore di insegnamento settimanali di Diritto ed Economia, anche in questo caso l’insegnamento è previsto nella modalità CLIL.
L’indirizzo biomedico consta di 3 ore di scienze naturali, 3 ore di matematica e 2 di Fisica, insegnata, quest’ultima, in modalità CLIL. Per tutti e tre i curricula vale il potenziamento della lingua straniera con il docente madrelingua e per tutti e tre gli indirizzi sono previste 33 ore di insegnamento settimanale.
Come si è trasformato il mio Liceo! E come è rimasto fedele a se stesso! È il caso di confrontarmi con la regia di questo cambiamento nel segno della continuità. Così chiedo un incontro con la Professoressa Silvana Gracco, Dirigente scolastica del Liceo Classico ‘Q. O. Flacco’ di Potenza: ho tante domande da farle, per interpretare le perplessità, le critiche e i dubbi di tanti.
Professoressa Gracco, cosa ha ispirato le scelte di rinnovamento della Sua scuola?
In primis il Liceo guarda al successo formativo degli studenti, di conseguenza si verifica costantemente l’offerta formativa sulla base di dati certi. Come si evince dalla banca dati del MIUR, utilizzata nel processo di autovalutazione della scuola, gli esiti finali sono confortanti; registriamo, infatti, valutazioni finali elevate e il maggior numero di diplomati con lode in Basilicata. Siamo, inoltre, interessati al monitoraggio della carriera universitaria dei ragazzi. In questa direzione sono preziose le indagini condotte da Eduscopio dalle quali si rileva la percentuale dei nostri iscritti ai vari corsi di laurea: la maggior parte si iscrive a corsi di ambito scientifico, tecnico e di area medica, seguiti dall’ambito giuridico e poi da quello umanistico. Ugualmente significative poi sono le richieste del mondo universitario e le modalità di accesso ai corsi a numero programmato, con test che richiedono conoscenze sempre più specifiche. Allo stesso modo prestiamo attenzione alle esigenze delle famiglie, che si aspettano una formazione seria e rigorosa, con attenzione anche alle Lingue straniere.
A suo giudizio, quali sono le novità più significative del nuovo PTOF?
Il percorso di studi del liceo classico da sempre forma i giovani in maniera completa, fornendo loro gli strumenti metodologici per proseguire negli studi universitari. A fronte però dell’elevato numero di studenti interessati a frequentare corsi di laurea scientifici ad accesso programmato, che prevedono test di ingresso impegnativi, abbiamo avvertito la necessità di potenziare il curriculum degli studi scientifici. In questa ottica, abbiamo risposto ad un bando del MIUR a seguito del quale il nostro liceo classico è stato selezionato, con Decreto dipartimentale del 30/08/2018, per attivare un percorso di orientamento e potenziamento di Biologia con curvatura biomedica. Il Flacco rientra tra le 35 scuole (Licei classici e scientifici) individuate sul territorio nazionale, unica scuola per la provincia di Potenza ad attuare un percorso che, lo scorso anno, ha coinvolto 26 licei scientifici, tra i quali uno in provincia di Matera. Il percorso si inserisce all’interno di un protocollo d’Intesa siglato dal MIUR e dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) ed ha lo scopo di orientare gli allievi per le future scelte universitarie e di potenziare conoscenze e competenze in ambito biologico e medico sanitario. Quest’anno al Flacco 48 alunni di due classi del Primo liceo hanno scelto l’indirizzo di potenziamento biologico-scientifico. Il curriculum prevede il potenziamento di un’ora di Scienze e una di Matematica.
Abbiamo letto anche di altre novità significative!
L’offerta formativa presenta altre importanti novità. Grazie anche alla presenza nell’organico dell’autonomia di posti di potenziamento in Storia dell’arte e Diritto, per rispondere alle aspettative degli studenti e delle famiglie, abbiamo proposto sempre a partire dal terzo anno, due opzioni, la prima con un curriculum specifico di Storia dell’arte e l’altra di Diritto ed Economia.
Anch’io, che ignoravo finanche cosa fosse un PTOF, ho letto sul sito il dettaglio di questi curricula.
Sono contenta che il documento sia di fruizione immediata. Aggiungo che per il prossimo anno scolastico 2019/20, in fase di orientamento vengono presentate due opzioni anche per il ginnasio, una di carattere linguistico con un’ora aggiuntiva di Italiano e una di Inglese, con compresenza di docente di madrelingua, e una di carattere scientifico con aggiunta di un’ora di Matematica e una di Scienze. Il potenziamento di Inglese consentirà agli studenti di sostenere gli esami per la certificazione Cambridge. Al fine di sostenere al meglio gli studenti nel percorso didattico, è stato anche modificato il regolamento didattico che prevede la suddivisione dell’anno scolastico in periodi didattici (trimestre e pentamestre), che consentono un proficuo recupero delle lacune e una gestione delle didattica calibrata sulle effettive esigenze degli studenti. Il regolamento prevede un numero minimo di verifiche nei due periodi e una programmazione delle attività utile a che tutti possano conseguire il massimo risultato.
A questo punto, che cosa risponderebbe a chi ritiene che questo ampliamento del piano di studi snaturi l’indirizzo degli studi classici?
Gli studi classici sarebbero snaturati solo se venisse modificato l’approccio al processo di insegnamento-apprendimento del Latino e del Greco, modificando il monte ore previsto. Così non è. Anzi siamo fermamente convinti che le opzioni di studio introdotte nel PTOF e nell’offerta formativa traggano vigore proprio dallo studio rigoroso delle lingue classiche che non solo ampliano l’orizzonte delle conoscenze di civiltà alla quali siamo debitrici per il passato, ma consentono l’acquisizione di un metodo di studio efficace; metodo grazie al quale sono promossi processi di apprendimento agili e flessibili a garanzia della capacità, da parte degli studenti, capaci di interpretare fenomeni e risolvere i complessi problemi che si dovessero presentare nel loro futuro percorso di studio e di lavoro.
Lei cosa direbbe a una famiglia che è alle prese con la scelta della scuola superiore perché iscriva il proprio figlio al Liceo Classico? E cosa direbbe a un ragazzino di tredici anni per invogliarlo a frequentare la Sua scuola?
Alle famiglie dico che, se desiderano per i figli una scuola che accolga, prepari e faccia crescere, prestando attenzione alla persona, possono tranquillamente affidarli al Liceo classico “Q. O. Flacco”, che con i fatti dimostra di essere una vera eccellenza nella città di Potenza e della Provincia. Ai giovani studenti impegnati in questa difficile e delicata scelta dico di credere in sé stessi, di avere fiducia nei docenti che li guideranno gradualmente in un percorso ricco di soddisfazioni, che rappresenta una leva potente in grado di condurli alla piena realizzazione in qualunque campo vogliano cimentarsi.
Mentre la Preside si congeda, mi torna in mente un articolo di Umberto Eco, sull’invito a riformare il Liceo Classico, mantenendone la natura e gli obiettivi: «Riformiamo dunque, ma conserviamo il Liceo Classico perché consente di immaginare quello che non è stato ancora immaginato; e questo distingue il grande architetto dal più modesto dei geometri. […]». Quale Liceo, allora? Un Liceo «dove bisognerà sì insegnare il teorema di Pitagora, ma anche le idee di Pitagora sulla teoria delle sfere e il suo terrore dell’infinito».
Per aspera ad astra: un metodo ‘classico’ per raggiungere le ‘moderne’ stelle.