Natale in versi rappresenta per la comunità aviglianese un appuntamente annuale. Da sei anni infatti, il 27 dicembre, giorno in cui è stata promulgata la Costituzione Italiana ed è stata quindi sancita la libertà di espressione, all’interno del Chiostro Palazzo di Città, una serie di autori leggono e recitano i loro componimenti.
Quest’anno, una grande novità. Il promotore dell’evento Antonio Pace, ha deciso di raccogliere tutte le poesie e i racconti in un’antologia. Così, con il supporto dell’amministrazione comunale e dei partecipanti, nasce : “UN LUSTRO DI NATALE IN VERSI”.
Il libro, conta la presenza di 28 autori. Scrivere significa raccontarsi, mettersi a nudo, mostrare la propria anima. Ciò che emerge dall’antologia è soprattutto l’amore e la devozione verso la propria terra. Avigliano con i suoi personaggi, i suoi quartieri, la sua religiosità è il tema che ricorre più spesso sottolineando ancora una volta, come scrive l’assessore Angelo Summa nella prefazione, “un orgoglio aviglianese capace di fare di Avigliano ancora una “Nazione”, un orgoglio intellettuale simile a quello che animava la Roma imperiale, che è ancora in grado di garantire autorevolissimi modelli culturali capaci di diffondersi, come la luce di un faro sopra un mare ombroso, in tutto il territorio della Regione Basilicata.”
Durante la presentazione dell’antologia, i romanzieri\poeti presenti hanno deliziato il pubblico recitando alcuni dei loro scritti. Dopo il benvenuto iniziale del “padrone di casa” Antonio Pace e i saluti del sindaco Vito Summa, una minuziosa e precisa descrizione di come è nata l’idea di questo “zibaldone” aviglianese da parte dell’Assessore Angelo Summa. A chiudere la serata, l’intervento della professoressa Patrizia Del Puente, docente di Glottologia e Linguistica che ha commentato e disquisito in merito ai componimenti e al dialetto in cui la maggior parte sono scritti.
La pubblicazione dell’antologia rimarca ancora una volta come la comunità aviglianese è pronta a scommettere sul valore morale ed estetico della poesia. Un plauso a loro che nonstante le difficoltà hanno investito sull’arte.