l consiglio d’amministrazione dell’Ente di Formazione delle Maestranze edili e affini, EFMEA, dell’11 luglio del 2016 ha eletto il nuovo presidente Geom. Vito Donato Arcasensa, su proposta Ance di Potenza. Il presidente Arcasensa, subito dopo la sua elezione, ha dichiarato di aver accettato la nomina alla presidenza dell’ente con un forte senso di responsabilità e perché, si dice convinto, che il rilancio del settore edile deve passare attraverso la modernizzazione e la formazione altamente qualificata delle maestranze edili e delle imprese. È forte l’esigenza – continua il presidente – di modificare gli obiettivi del settore edile puntando non più, solo, sulla cementificazione del territorio e alla costruzione di nuovi immobili, bensì al restauro, al riammodernamento degli edifici esistenti e applicando le nuove tecniche del costruire sostenibile, contrastando il consumo di suolo e creando nuovo lavoro di qualità per riattivare l’economia del settore, tutto ciò passa attraverso la di personale altamente specializzato e un sistema di formazione altamente qualificante.
La scuola edile è inserita in un sistema nazionale con CpT e Cassa edile che in maniera paritetica tra Ance e le organizzazioni sindacali di categoria compongono il sistema bilaterale della territorialità. La scuola edile, nello specifico, è nata nel 1978 per dare risposte concrete alle imprese e ai lavoratori che necessitavano di una formazione qualificata. L’ Ufficio di Presidenza è composto dal Presidente Vito Arcasenza (Ance) e Cosimo Damiano Paolicelli (Feneal UIL).
Una menzione speciale va fatta agli enti bilaterali della formazione in edilizia, in quanto la loro costituzione si fa risalire- al 1946 a Genova- nel secondo dopoguerra, che traggano origine dagli accordi delle associazioni territoriali di categoria che, per dare attuazione alla formazione professionale, creano appositi Enti scuola con il compito di istituire scuole professionali edili. L’attività formativa nel settore delle costruzioni viene coordinata dal Formedil a livello nazionale, un organismo bilaterale centrale ma articolato regionalmente, e dalle scuole edili che operano in ambito provinciale. Gli “Enti scuola” – dichiara il Presidente Arcasensa – costituiscono l’autentico architrave del sistema e hanno per fini istituzionali la promozione, l’organizzazione, l’attuazione nel proprio ambito territoriale di iniziative di formazione continua, qualificazione, specializzazione e aggiornamento per operai, impiegati, tecnici e quadri. Un’attenzione tutta particolare dei corsi riguarda tutti gli aspetti relativi all’antinfortunistica e all’igiene del lavoro previsti dal T.U. 81/08. La scuola edile di Potenza ha un’ autonomia finanziaria e organizzativa e opera secondo le esigenze del mercato del lavoro locale. Questo sistema formativo, cioè, quello dell’edilizia è un sistema “nato dal basso”, e che solo di recente si è dato una struttura di coordinamento nazionale. Il sistema formativo in edilizia nasce da un esigenza di ordine strategico, dall’intuizione che la difesa dei diritti dei lavoratori dell’edilizia, in considerazione della peculiarità del processo produttivo del settore, passa attraverso la salvaguardia di tre ambiti d’intervento, la sicurezza sul lavoro, il contrasto del dumping sociale praticato sulla manodopera ( soprattutto quella extra comunitaria), la formazione del lavoratore.
La scuola edile di Potenza è inserita nel circuito nazionale del Formedil che è stato costituito nel 1980 dalle associazioni firmataria del Ccnl del settore edile dell’industria, Ance, Fillea,Filca e Feneal, attua le linee politiche nazionali espresse dalle parti stipulanti il contratto nazionale e dalle impresse edili, sulla programmazione e all’orientamento dell’attività formativa in ambito nazionale e provinciale anche organizzando la formazione dei formatori.
Una particolare attenzione è dedicata alla programmazione di attività formative nel settore della sicurezza e igiene del lavoro. Tra gli scopi statutari c’è la collaborazione con gli Enti paritetici territoriali per la prevenzione infortuni all’organizzazione di attività formative e integrate per la sicurezza, queste attività si rivolgono a: lavoratori che si inseriscono per la prima volta nel settore; lavoratori assunti con contratto di apprendistato ed altre forme contrattuali; tecnici, capisquadra, capi cantiere e preposti alla sicurezza; riqualificazione professionale per lavoratori occupati; tecnici dei comitati paritetici territoriali per la prevenzione infortuni.
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