Un tempo chiamato cancro, ora tumore, la malattia per la sua dimensione ed estensione acquisita, è considerata malattia sociale. E’ antica, anche se alcuni pensano che il tumore sia una malattia moderna e le sue cause sono connesse alla vita attuale che viviamo. Attualmente la sua incidenza è aumentata , perchè la gente vive più a lungo e per l’aumento dei fattori di rischio. La scienza ancora non è in grado di spiegare per quale motivo si formi un tumore e quale ne sia la causa determinante, ma si può, però, affermare che alla base ci sono numerosi fattori che bisogna ricercare e combattere
La prevenzione resta ancora oggi il mezzo più valido per difendersi dalla malattia neoplastica, cosi come è determinante la sua cura con mezzi chirurgici, chimici e fisici. Quando si arriverà a trovare la cura definitiva per i tumori? La risposta che viene data dagli oncologi è che non esiste una cura bensì sono numerose le cure dei tumori. E’ già stata scoperta una lista di geni le cui anomalie predispongono a vari tipi di tumori, alcuni molto frequenti, e tutto questo permette di identificare i soggetti a rischio ed una terapia personalizzata per il profilo genetico del tumore da curare.
L’oncologia molecolare possiede gli strumenti per comprendere quali geni sono coinvolti nella trasformazione maligna di una cellula ed ha aperto ormai la via ai nuovi farmaci biologici che saranno mirati per la cura del male. L’efficacia dei nuovi farmaci è strettamente legata alla presenza della molecola che si vuole colpire, presente obbligatoriamente su quel piccolo gruppo di cellule responsabili del fenomeno metastatico e che sono le cellule pericolose da eliminare. Per sconfiggere un determinato tumore il clinico molecolare dovrà analizzare il paziente nel suo complesso ed eseguire, con l’aiuto di altri esperti ,una seria di indagini cliniche per stabilire il farmaco più adeguato per quel tumore e per quel paziente.
In attesa della vittoria finale quando non si riesce a guarirlo ci accontentiamo ,in alcuni casi, di rendere il cancro una malattia cronica per la quale lo si cura per tutta la vita. Partendo dal presupposto che molti tipi di tumori, di differenti organi ed apparati, sono aumentati nella regione Basilicata, è necessario scoprire le cause che hanno determinato e sostenuto il fenomeno, per cui bisogna che questo venga studiato, approfondito e possibilmente risolto. Uomini politici e di scienza debbono coalizzarsi e creare una forza comune per portare a soluzione il problema, coinvolgendo organismi sanitari anche internazionali, istituzioni centrali, organismi tecnici del territorio per studiare il fenomeno e scoprirne le cause. Questo è il modo di far crescere anche l’altra Italia, quella del sud, dal momento che ancora esistono due sanità in Italia e solo di recente, anche nel meridione, le conoscenze e le tecnologie hanno iniziato un cammino per migliorare e raggiungere gli standard del nord dell’Italia e delle nazioni europee all’avanguardia nel settore.
IL CENTRO REGIONALE LUCANO DELL’ACCADEMIA DI STORIA DEL’ARTE SANITARIA CENTRO STUDI SULLA POPOLAZIONTORRE MOLFESE SAN BRANCATO DI SANT’ARCANGELO ha nel 2011 organizzato un convegno dal titolo “L’incidenza dei tumori sul territorio in Basilicata. Quale prevenzione e cura?” presso il Complesso Monumentale S.Maria d’OrsoleoSant’Arcangelo il 28 maggio 2011. Antonio Molfese, Medico Giornalista, aveva aperto i lavori con, il Sindaco di Sant’Arcangelo ed il Prof. Alessandro Ciammaichella, Primario Medico di Roma, ha parlato del Tabagismo e della patologia neoplastica da esso determinato. Il Prof. Clemente Crisci, Direttore della Clinica toracica e polmonare della Università Careggi, di Firenze ha discusso le metodiche della chirurgia moderna nella cura dei tumori, mentre il Prof. Michele Gallucci, Direttore Reparto Urologia I.F.O. – Ist. Regina Elena Roma, ha illustrato La chirurgia nella cura dell’apparato urinario.
Il Dott. Carmine Pizza, Primario Oncologo Ospedale Civile di Nola, ha dissertato sulle grandi tappe nella cura dei tumori e la Dott.ssa Raffaella Pannuti Segretaria Generale ANT Bologna (sostituita dal Dott. Glisci), ha fatto conoscere il Progetto Eubiosia: valori etici ed esperienza assistenziale. Ha chiuso il convegno il Dott. Rocco Galasso del Registro Tumori della Basilicata Rionero in Vulture, facendo il punto sull’incidenza dei tumori nella regione, confermando i dati riportati circa l’aumento di essi sul territorio.
Il Dott. Murgia, ha posto il problema circa la elevata incidenza dei tumori nei lavoratori esposti negli anni passati all’uso dell’amianto ed il Dottor Mele ha sollevato anch’egli il problema relativo alla cause di insorgenza dei tumori nei lavoratori impiegati nelle industrie petrolifere. Alla Torre Molfese, imbandierata per il tradizionale rinfresco a base di prodotti tipici lucani, offerto dalla Pro Loco di S. Arcangelo, è stato consegnato ai relatori e ad altre autorità presenti una riproduzione in argento raffigurante la Torre Molfese, sede del Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.
Sulla base di quanto emerso dal convegno, avvalorato da dati confermati dall’ISTAT, dall’Istituto Tumori di Milano” I TUMORI IN ITALIA A.MICHELI; et al TUMORI 93(4),2007” e dall’Istituto Superiore di Sanità, si è ritenuto necessario e doveroso che la Regione Basilicata organizzasse una indagine epidemiologica su tutto il territorio alla quale avrebbero partecipato epidemiologi dell’OMS di Ginevra, dello IARC di Lione, dell’Istituto Superiore di Sanità per affiancare le autorità locali nell’espletare l’indagine non più procrastinabile.
In quell’occasione si concluse che le risorse economiche le avevamo ed avremmo dovuto metterle a frutto per tutelare la salute dei cittadini, che è un bene che occorre conservare quando lo si ha e non cercare di riacquistarlo quando lo si perde
Da ciò che è accaduto sembra che nulla sia avvenuto a quanto ci risulta e
possiamo sostenere senza sorta di smentita che si tratta di “VOX CLAMANS IN DESERTO”.