Ecco che arriva “Before Your Lies”, il primo singolo della giovane cantautrice Azzurra Traficante, brano che anticipa il suo primo album ancora in lavorazione.
La canzone, porta proprio la firma dell’artista lucana dalla voce poliedrica, penetrante e incantevole.
Azzurra è una ragazza come tante, che nasce nel 1986 a Picerno. Fin da piccola la sua attrazione è la musica, impara a suonare, inizia a comporre canzoni e ad esplorare la sua voce.
Nonostante varie apparizioni locali, durante questi anni la musica resta ancora un’occupazione secondaria, così decide di seguire il suo impulso creativo e di trasferirsi a Berlino. Qui, grazie alle numerose opportunità di suonare e alla sua originalità, riesce a concentrarsi sulla musica e Berlino diventa la sua seconda casa.
In attesa del disco di esordio, le abbiamo fatto qualche domanda:
Chi è Azzurra ? Parlaci di te..
Bella domanda… penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si sia posto questo interrogativo. Ora so rispondere : Azzurra è una cantautrice, un’ educatrice, una donna, una persona.
Come hai riconosciuto il tuo talento?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita, fin da piccola. Ho sempre cantato, ed è l’unica cosa che mi rende davvero felice all’ennesima potenza. Ci ho messo un pò a riconoscerlo.
Il tuo singolo “Before Your Lies” di cosa parla?
“Before Your Lies” racconta la difficoltà che tutti noi troviamo nell’essere sempre e solo noi stessi, senza mai piegarci alle regole della società, senza dover mai indossare maschere che non fanno altro che distorcere ciò che siamo e consegnarci ad un’inevitabile “resa dei conti” con la vita.
Il brano anticipa l’uscita del tuo album. Come lo descriveresti?
Ricercatezze del suono, semplicità , esplosione delle mie emozioni ( e spero non solo mie)
Raccontaci del tuo percorso artistico, com’è iniziato?
Ho ben poco da raccontare sul mio percorso artistico. Ho iniziato ad esibirmi in Basilicata all’età di 13 anni. Piano bar, corista, voce solista di vari gruppi. A 22 anni mi sono trasferita a Roma lavorando come educatrice d’infanzia, questo è stato un periodo un po’ buio per me e la musica. Lavoravo tanto, 9 – 10 ore al giorno, guadagnando quanto bastava per pagare l’affitto e le spese. Ad un certo punto della mia vita, mi sono fermata a riflettere su quella che era appunto, la mia vita. Non ero felice.
L’articolo completo nel numero di gennaio – febbraio del Lucano Magazine.