A Sant’Angelo d’Avigliano l’arrivo della primavera verrà festeggiato con la “Fustulutata” grazie all’inventiva e all’organizzazione efficace del circolo sociale “L’idea”. Ne parliamo con Rosanna Galliani, membro del suddetto direttivo.
Rosanna, cos’è “La Fustulutata”?
La “Fustulutata” è un momento di festa popolare. Tradizionalmente è un rito propiziatorio per salutare l’arrivo della primavera. Il grande falò viene acceso la sera del 19 marzo, giorno dedicato alla commemorazione di san Giuseppe o il 25 marzo, giorno della SS. Annunziata. Nelle settimane precedenti gruppi di ragazzi, spesso aiutati da qualche adulto, si danno da fare per accumulare il maggior quantitativo possibile di fascine. Girano di vigneto in vigneto alla ricerca dei fasci che i contadini di tutta la comunità hanno provveduto a preparare. Sono tutti ben lieti di contribuire alla realizzazione del grande
falò. La sera della festa tutta la comunità si raduna attorno al fuoco, si benedice il fuoco e con esso la nuova stagione, il suono dell’organetto allieta la serata, si chiacchiera assaggiando la “cucia”.
Da quanto tempo il circolo sociale “L’idea” di Sant’Angelo di Avigliano organizza quest’evento?
La nostra associazione ha ripreso questa tradizione da quattro anni. Per un periodo l’usanza di raccogliere, negli ultimi giorni d’inverno, le fascine derivate dalla potatura delle vigne, per poi bruciarle tutte in un grande falò, era stata accantonata. Noi dell’IDEA ci siamo impegnati affinché un pezzo della nostra storia e della nostra identità non venisse dimenticato ma anzi sono proprio le nuove generazioni che con entusiasmo ed impegno animano la festa.
Sarà possibile degustare durante la serata un piatto tipico. Ce ne parli?
Durante la serata si potrà assaggiare la tradizionale “Cucia”: una zuppa fatta con grano, granturco, ceci e fave. Quest’anno la serata sarà animata dal gruppo FOLK aviglianese che coinvolgerà i presenti in canti e balli popolari.