ll 23 novembre 2013 ricorre il 33° anniversario del tremendo terremoto dell’Irpinia del 1980 che colpi’ la Campania (in particolare l’Irpinia) e la Basilicata.
Alle ore 19:35 una forte scossa di magnitudo 6,5-6,9 (scala Richter), della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 km di profondità, colpì una vasta area di circa 17.000 km² che si estendeva dall´Irpinia al Vulture, tra le province di Avellino, Salerno e Potenza. Si contarono più di 2900 morti, 8000 feriti e piu’ di 230mila senza tetto. Pochi sono a conoscenza del fatto che un evento sismico di forte intensità aveva già colpito l’Irpinia e parte della Basilicata esattamente 70 anni prima: il 7 giugno 1910, un sisma di magnitudo di circa 5,9 con epicentro a Calitri (Avellino), causò circa 50 morti.
Il sisma in Basilicata ha interessato Bella, Balvano, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Potenza, Ruvo del Monte e Vietri di Potenza. A Balvano 77 morti, di cui 66 causati dal crollo della chiesa Madre, oggi ricostruita allo stesso posto. La Basilicata e la Campania non dimenticano quel giorno che ha segnato la vita di molti, e che non sarà mai dimenticato. A distanza di 33 anni tantissimi luoghi sono ancora “intatti”. In Campania e in Basilicata, durante tutto il mese di novembre 2013, sono previste numerose iniziative per la commemorazione del tragico evento