Grazie alla cooperazione tra APT e UICI (e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) nasce la prima guida tra i tesori lucani dedicata interamente a chi vive in situazioni di cecità e ipovisione, che pregiudicano mobilità e capacità di orientamento spaziale con conseguenti problemi nella fruizione delle risorse territoriali regionali. I contenuti di promozione e comunicazione turistica sono resi fruibili attraverso linguaggio braille, caratteri grandi e audioguide, valido supporto tattile e uditivo, mirando a superare le barriere percettive proprio attraverso uno strumento principale e più tradizionale qual è la guida turistica. Nasce così “Basilicata. Una terra da scoprire”, con una prima parte “esplorativa”, tra narrazione ed esperienza concreta, che comprende estratti di pubblicazioni a cura dell’Apt, resi accessibili, e una seconda, che, invece, racchiude “Esperienze di viaggio raccontate da chi non vede o vede poco”, di proprietà dell’UICI.
“Si tratta di un rilevante progetto per favorire un turismo accessibile anche in relazione ai flussi turistici per “Matera 2019”, che si speri diventi la norma e non l’eccezione, ha dichiarato il presidente dell’UICI Basilicata, Giuseppe Lanzillo
Un turismo accessibile come destinatarie di azioni dai costi contenuti ma di alto valore sociale, è quanto ha spiegato il direttore generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri: “Un turismo per tutti è un obiettivo che le nuove tecnologie rendono possibile raggiungere e, garantendo il soddisfacimento delle necessità di questa fascia della popolazione, si ha un’innegabile ricaduta positiva sul complesso delle attività turistiche”.
La guida può essere di stimolo anche per coloro che non hanno problemi di disabilità visiva, ma “è abituato a guardare solo con gli occhi e, magari, si perde la delicatezza del batter d’ali di una farfalla, il risuonare di una campana, il ticchettio di una fontana gocciolante, il profumo delle ginestre e delle acacie.- ha aggiunto Lanzillo – È questa la potenza della fantasia e dell’immaginazione che non è tolta ai ciechi, bensì accresciuta”.
Itinerari di “avvicinamento”, quindi, per un turismo accessibile in una Basilicata sempre più inclusiva, che vuole “vedere oltre”.
Mariassunta Telesca