Il 7 settembre, in occasione della festa regionale della Madonna del Sacro Monte di Viggiano, la piazza Papa Giovanni XXIII accoglie sul palco il cantautore romano Francesco De Gregori.
La voce e il suono della chitarra del cantante regalano momenti di viva armonia e il pubblico canta ogni canzone con un entusiasmo travolgente. Sulle note de “La leva calcistica della classe ‘68” De Gregori gioca con le rime e la canzone diventa un inno al coraggio rafforzato da queste parole immortali:
“Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”.
Segue “Generale” che, insieme ad altre canzoni del cantautore, inaugura un filone dedicato alla figura del treno, costante di un viaggio, quello più importante, verso casa. Dopo, De Gregori regala una lieta sorpresa ai suoi fan, fa salire sul palco suo fratello, Luigi De Gregori, e cantano insieme “Il bandito e il campione” e “Senza regole”.
“Buonanotte fiorellino” smussa le parole più dure delle canzoni precedenti e dona un momento di viva dolcezza alla folla che riprende a cantare il ritornello. “Falso movimento” cattura tutti perché è una narrazione d’amore, una narrazione veritiera di questo sentimento inaspettato e inspiegabile. E sul finire del concerto arriva la canzone che tutti aspettano, quella che ha un ritmo che non scorderesti mai: “La donna cannone”. La folla è in delirio e la voce di De Gregori diventa più melodiosa che mai.