La nona edizione del percorso enogastronomico e storico-culturale di Vaglio Basilicata continua a destare sorprese accogliendo in maniera pressoché perfetta frotte di persone pronte a lasciarsi deliziare dalle numerose portate negli angoli del centro storico e dalla musica che, insieme al cibo, è stata protagonista della manifestazione gustosa che ha animato la città di Vaglio nelle serate del 7, dell’8 e del 9 agosto. Tre giorni per scoprire, assaporare, annusare aromi provenienti dalla regione lucana e per ascoltare, osservare i numerosi artisti di strada capaci di attirare con le loro voci, le loro note, o addirittura con un body painting dal vivo le viuzze stracolme di sguardi curiosi.
Come resistere alla piacevole commistione di cibo, musica e buon vino? È un piacere perdersi nell’odore dei ravioli o in quello dei cavatelli al ragù di salsiccia. E, grazie ad un accurato lavoro di traduzione dall’italiano al dialetto di Vaglio, i turisti hanno potuto apprendere dall’opuscolo informativo del percorso termini dialettali delle bontà assaggiate. Un’ottima idea per non perdere di vista le radici della terra lucana appassionata e perdutamente innamorata dei suoi tanti dialetti sparsi. I più piccoli hanno avuto modo di osservare ed accarezzare un notevole campionario di falchi e gufi che ha stupito anche gli adulti. Diceva Jean Brunhes: “Mangiare, è incorporare un territorio”; difatti, le tre serate gastronomiche son servite a far conoscere nuovi sapori intrecciando culture lucane antiche e moderne.