I fans non hanno dimenticato Mango e neanche le parole pronunciate da Mogol durante il funerale. “Pino era un uomo speciale, un lucano doc, una persona umile e dalla grande solidarietà; la sua qualità più pregiata, forse più del suo valore canoro e musicale. Eppure non ci ha abbandonati – diceva il paroliere, grande amico del cantante – La trageda per il dolore umano è grandissima, ma non si può sottovalutare nemmeno la sua importanza artistica, che sopravvive alla sua morte: in eredità ci lascia la sua opera che durerà per sempre, grazie a poesie come “Bella d’Estate”, “Come acqua“, “Monna Lisa” e alla sua maniera particolarissima di cantarle, con la voce del cuore”.
Nei giorni scorsi un gruppo di fan provenienti da diverse città d’Italia si è dato appuntamento a Lagonegro – davanti la tomba del cantante – per ricordarlo con una veglia collettiva, una preghiera, una candela o solo con una sua canzone a testimonianza dell’amore mai finito per il celebre lucano. Una t-shirt bianca con la scritta “Le Rondini” griffata con uccellini stilizzati e note musicali su un pentagramma è il simbolo dell’incontro organizzato dai tre gruppi facebook “Da Pino a Pino“, “Pino Mango lupo lucano” e “Le rondini di Mango“.
Katia Pedacchio, amministratrice di uno dei gruppi, racconta: “Il nostro intento è far conoscere Mango, facciamo sondaggi, votiamo l’album più bello e cerchiamo di divulgare la sua musica; con questo evento evento volevamo celebrarlo tutti insieme con un unico concerto collettivo. Abbiamo incontrato anche la moglie e ci ha salutati con delicatezza“.
L’altra amministratrice, Anna Monteforte, aggiunge: “Noi abbiamo più di 1700 iscritti e condividiamo in rete tutto di Pino: immagini, filmati inediti, anche con chi prima della sua morte non lo ascoltava e poi se ne è innamorato. Certamente è stata un’esperienza forte, toccante, unica: ci siamo presi per mano, come fossimo nella scena di uno di quei film ambientati negli States, e ciascuno ha raccontato un momento o un’emozione particolare della propria vita legata a Pino, alle sue canzoni. Abbiamo riso, pianto e cantato“.