ll gusto cattura e, allo stesso tempo, coinvolge la vista e l’odorato nell’impresa. Ci fa percorrere sentieri inarrestabili. Ci fa appassionare. Il gusto mi ha fatto conoscere la cioccolata e non l’ho più dimenticata. Diceva John Tullius: “nove persone su dieci amano il cioccolato; la decima mente!”
Ed è proprio il cioccolato che addolcisce il centro storico di Potenza dal 19 al 22 marzo 2015. File di golosi hanno osservato ed assaporato, sbalorditi, le miriadi di creazioni che i maestri del buon cioccolato artigianale di Venezia, Lecco e Palermo avevano preparato per i buongustai lucani.
Uno stand, in particolare, mi ha colpita: quello della Cioccolateria Veneziana. Tra un assaggio e l’altro intervisto Simone Mengo, responsabile di produzione o, meglio, di golosità.
Quando e come nasce l’idea di produrre cioccolata?
La nostra azienda nasce nei primi anni del novecento come cantina e successivamente nel 1960 come liquorificio artigianale sulle sponde del fiume Piave nelle vicinanze della laguna di Venezia. Ed è proprio la città di Venezia che ha dato impulso al nostro commercio. Inizialmente raggiunta col battello a vapore lungo i corsi d’acqua, è sempre stata per noi una finestra sul mondo e grazie a lei abbiamo conosciuto il cacao. Questa città, infatti, ha sempre favorito gli scambi commerciali con tutto il mondo ed è importante ricordare che nel 1700 nascono, a Venezia, grazie all’introduzione del cacao, le prime botteghe e i primi caffè dove veniva servito il cioccolato caldo da bere. Cioccolateria Veneziana nasce da questa storia.
Qual è l’articolo più venduto?
Sicuramente il nostro liquore al cacao venezuelano: una crema a base di cacao, latte e rum e le gocce di cioccolato.
E quello che preferite maggiormente vendere?
Il cremino: un connubio tra il cioccolato e la pasta di nocciola. È un articolo amato da tutti e che in tutti rievoca la propria infanzia.
Esportate la vostra cioccolata anche all’estero? Che tipo di confronto fareste tra acquirenti italiani e stranieri?
Si, certo. Siamo presenti in Germania, Austria ma anche occasionalmente in Francia. La differenza riscontrata è questa: il cliente italiano si lascia guidare dal palato, apprezza il buon cioccolato ed è un tipo di cliente che si lascia guidare anche nell’acquisto. Il cliente del nord Europa, invece, è più razionale e selettivo ma è anche più abituato all’acquisto di cioccolato.
Recentemente, la città di Potenza ha ospitato l’evento “Fiera del cioccolato”: i cittadini lucani vi sono sembrati golosi?
Assolutamente sì. Il cioccolato è fonte di bontà irresistibile. Mi sarei preoccupato del contrario.
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