Tredici centri storici italiani sono candidati a entrare a far parte dei “beni dell’UNESCO” e tra questi due borghi lucani: Castelmezzano e Craco vecchio. Nella graduatoria dei futuri “patrimoni dell’umanità” la perla delle Dolomiti Lucani è quinta e il borgo abbandonato è ottavo.
Al primo posto c’è un borgo laziale, Civita Bagnoregio, conosciuta anche come la “città che muore” per la progressiva erosione della collina. Al secondo l’abruzzese Santo Stefano di Sessanio, costruita in pietra calcarea bianca. Al terzo la medievale Anghiari in Toscana. Al quarto i Trulli di Locorotondo in Puglia. Al quinto Castelmezzano. Al sesto Vallo di Nera in Umbria, al settimo Vico del Gargano e all’ottovo Craco vecchio. A queste seguono in ordine il paese medievale in pietra Agricale (Liguria), il borgo siciliano dell’anno mille Sperlinga, Bova in Calabria, Sutera in Sicilia e il toscano Borgo San Felice.
Una gran bella soddisfazione per una regione sconosciuta ai più ma tanto bella ed attraente. L’auspicio è che il riconoscimento di patrimonio dell’umanità non sia solo dell’Unesco ma anche dei lucani e dei, ci si augura, tanti turisti.