Al tempo del Fascismo anche i quaderni, a righi ed a quadretti, dei ragazzi delle Scuole Elementari, riportavano sulle copertine un uomo che su un campo, con solchi già pronti e perfettamente paralleli, con un sole alle spalle, seminava perché l’Italia doveva vincere la battaglia del grano.
Ma se questi erano e sono i veri seminatori, cosa dire di quegli uomini che nell’Ottocento, approfittando della loro posizione sociale, “seminavano” figli con donne il più delle volte analfabete che non erano nella condizione di poter protestare, restando con le loro creature per vedere poi, a parto avvenuto, se abbandonarli o tenerseli.
E fra tante di queste storie, in maniera del tutto casuale, fra gli Atti di Nascita del 12.09.1895 compare quello di Emilia Canale, nata da Vincenzo Canale, giardiniere e Marino Giuseppa donna di casa. Nello stesso Atto di Nascita viene riportato che con Atto del Notaio Pietro Errico del 19.07.1913, trascritto nel Registro di Nascita del 12.09.1915, il padre Vincenzo Canale viene riconosciuto come figlio naturale da Enrico Giocoli2.
Vincenzo Canale, nato a Potenza il 19.04.1864 era stato abbandonato alla nascita dalla madre nella Ruota degli Esposti, subito affidato alle cura di una balia era riuscito a sopravvivere crescendo sino a sposarsi il 04.10.1888 con Giuseppa Marino.
Soltanto dopo quasi 50 anni, per un ripensamento del vero padre “seminatore” Enrico Giocoli, veniva riconosciuto ed assumeva il cognome di Giocoli.
Un altro successivo Atto dello Stato Civile del 10.02.1898 attestava la nascita di Marino Potenza, da Luigi Potenza3, fotografo e da Maria Nicola Correale, donna di casa.Ma ancora più interessante è stato in seguito la citazione dell’identico Atto dello stesso Notaio Pietro Errico del 19.07.1913, sempre trascritto nel Registro di Nascita del 12.09.1915: anche Luigi Potenza veniva riconosciuto come figlio naturale da Enrico Giocoli.
Luigi Potenza era nato a Potenza il 10.03.1865, in Strada Fontana della Parrocchia di S. Gerardo, da Cristina Potenza4 che lo aveva allevato senza abbandonarlo; si era sposato il 10.12.1896 a Fisciano (Salerno) con Maria Nicola Correale.
Singolare la storia di Luigi Potenza (Giocoli): anche la madre Cristina Potenza, nata a Potenza il 02.01.1829, era stata abbandonata alla nascita sulla Ruota degli Esposti e, forse per le sofferenze che aveva subito durante la crescita, aveva tenuto con se il figlio Luigi.
Voglio precisare che intorno agli anni del 1860 a tutti i bambini abbandonati o senza padre riconosciuto, veniva dato il cognome di Potenza, per indicare il paese dove erano nati.
Soltanto dopo 48 anni, anche lui veniva riconosciuto dal vero padre Enrico Giocoli ed assumeva il cognome di Giocoli.
In un primo momento la notizia riportata nell’Atto di Nascita relativo a Luigi Potenza era passata inosservata, ma in seguito ha attratto la mia attenzione il mestiere del padre Marino Potenza: faceva il fotografo e poteva essere importante per una mia ricerca sul mondo della fotografia.
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