Attraverso l’Organizzazione lucana ambientalista (Ola), da sempre attenta alle problematiche ambientali della nostra regione e agli ultimi risvolti sulla questione petrolio degli ultimi mesi, viene reso noto come il 2 Aprile 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico abbia comunicato alla Delta Energy di presentare alla Regione Basilicata un nuovo invito per l’attivazione della procedura di VIA per l’istanza di permesso di ricerca “La Bicocca”, ricadente nei territori lucani di Barile, Melfi e Rapolla. Poiché la Regione
Basilicata aveva valutato con propria determina n.19AB.2014/D.00447 del 27 Ottobre 2014 che il rapporto preliminare della Delta Energy era stato redatto in forma troppo sintetica tale da non consentire una valutazione motivata per l’esclusione di impatti significativi sull’ambiente interessato, essa si pronuncerà su questa nuova istanza VIA in base all L.R.n.47/98, così come richiesto dal Ministero dello Sviluppo Economico. A partire dai prossimi giorni, quindi, la Delta Energy presenterà la nuova istanza VIA alla Regione Basilicata incurante dei pareri contrari espressi dai comuni coinvolti che più volte hanno evidenziato e ribadito come possano avere impatti negativi le estrazioni petrolifere negli equilibri ambientali dell’area del Vulture; da questi terreni giungono sulle nostre tavole prodotti di gran qualità come l’olio e l’Aglianico del Vulture, un DOC tra i più grandi vini rossi d’Italia. Inoltre le estrazioni petrolifere creano anche scompensi idrogeologici nelle sorgenti idrotermali presenti nel bacino idrico dell’area.
L’Ola già dal mese di Aprile del 2013si era opposta chiedendo alla Regione Basilicata di bocciare sin dall’inizio l’istanza, appoggiando i comuni interessanti in queste importanti manifestazioni avutesi a livello regionale. Nonostante le diverse contestazioni pervenute, la Regione continua a dare la possibilità alla Delta Energy di poter effettuare nuove ricerche di idrocarburi nell’area del Vulture permettendo la trivellazione di un pozzo esplorativo della profondità di 3000 metri, di cui oggi se ne ignora l’ubicazione. Sembra quasi che il problema non riguardi l’intera regione, né tocchi minimamente le istituzioni che continuano ad assumere comportamenti imprudenti e irresponsabili. L’Ola invita le amministrazioni comunali di Melfi, Rapolla, Barile e le comunità del Vulture- Alto Bradano a non sottovalutare questa situazione opponendosi per la salvaguardia del territorio affinché la Regione Basilicata bocci definitivamente l’istanza idrocarburi La Bicocca.