Nonostante la pioggia battente non abbia quasi dato tregua Aglianica si conferma come l’evento più importante nella tradizione del vino del sud Italia, in un’annata molto particolare per il settore vitivinicolo e agroalimentare, una stagione segnata dai continui cambiamenti climatici e dal rischio che bombe d’acqua, all’improvviso, scatenino la loro furia per devastare le migliori colture. Eppure, in questo balenare di emozioni, altisonanti, l’alta qualità di una kermesse che ha visto, come sempre, la partecipazione di punte di diamante del giornalismo specialistico di settore, e la presenza di altrettante prestigiose riviste internazionali, si riconferma più che mai come un gigante titanico sfidante una forza ancor più grande della crisi socio-economica che connota già da qualche anno il comparto: il maltempo.
Quel maltempo che come hanno raccontano i produttori, intervistati per Il Lucano Magazine, a prescindere da Aglianica, è stato il colpo di frusta per un’agricoltura che tanto avrebbe voluto vivere l’anno di riscatto, dopo gli ultimi tempi di magra. Eppure, gli organizzatori dell’Aglianica Wine festival, tenaci, come sempre, non si sono lasciati intimorire, non hanno demorso e, nonostante tutto, hanno portato a termine la programmazione nel migliore dei modi in una location, il castello di Venosa che, con il suo cortile e il suo loggiato è stato, da sempre, stato l’ambiente più gradito dai suoi visitatori e che dà onore alle aziende partecipanti.
L’aspetto più importante da evidenziare è il supporto che Aglianica ha voluto riservare alla candidatura di Matera come Capitale della Cultura 2019, una partnership che ha cementificato il tessuto di relazione tra Venosa e Matera e di cui sia gli organizzatori del Festival, l’intero staff e i membri dell’Associazione Vulcanica si sono voluti rendere promotori e intermediari poiché “la candidatura di Matera è una candidatura di tutta la Basilicata”. Il presidente dell’Aglianica Wine Festival, Donato Rondinella, ha voluto sottolineare l’importanza di quello che è molto più di un gemellaggio poiché “Aglianica – dice Rondinella – ha chiesto al sindaco Adduce di aderire entrando a far parte, a tutti gli effetti, della programmazione prevista tra quattro anni. Un momento bello per compattarci attorno a questo evento è stata la consegna della targa che sancisce una collaborazione importante”. Fondamentale la presenza del Go-Wine che gestisce ad Aglianica la vetrina della degustazione vinicola, più in generale, come associazione si occupa, tra gli altri progetti, della creazione di una mappa enoturistica basata sulla valorizzazione dei singoli territori produttori di vino dell’Accademia lucana della Gastronomia, che si è occupata della ristorazione allietando i visitatori e degustatori con i piatti tipici della tradizione lucana.
La testimonianza di Andrea Biscardi, giornalista
accreditato dalla rivista internazionale e specialistica Dott. Wine, il cui direttore è Daniele Cernilli, ha valorizzato tutte le iniziative promosse durante il festival di vino, quegli eventi che ogni anno sono immancabilmente presenti, raccontando la sua esperienza nel mondo vitivinicolo e il suo legame con i singoli territori, che rappresentano il vessillo di una identità dialogica e integrante fra tradizioni, cultura e abitudini culinarie.
L’Aglianica Wine Festival nel nuovo numero de Il Lucano Magazine in edicola.