Francesco Piero Paolicelli è un civic hacker che utilizza gli OpenData per fini sociali. In che modo? Diffondendo, condividendo buone pratiche e iniziative dal basso, come nei casi della Mappa dei Musei Digitali o del progetto OpenStreetMap. È membro della Task Force per l’Agenda Digitale della Basilicata ed ha un sogno: creare cooperative di giovani che facciano da cerniera tra il web e le persone con bassa informatizzazione.
Webmaster della Community di Matera 2019, a lui abbiamo chiesto di rivelarci i punti di forza della Candidatura a Capitale Europea per la Cultura della città lucana. Il luogo giusto per lanciare i semi del futuro, il luogo che ha saputo resistere ai cambiamenti della storia, il luogo resiliente, insomma, il luogo migliore in cui vivere.
Piero una tua definizione di dati aperti.
Nel caso degli OpenData di una Pubblica Amministrazione, sono i dati in possesso della stessa (spese correnti, qualità dell’aria, trasporti pubblici, statistiche, attività commerciali e ricettive, edifici pubblici) messi sul web a disposizione di tutti (e soprattutto di macchine che automaticamente possano elaborarli) con due vincoli: una licenza corretta che permetta a ognuno di usarli per qualsiasi scopo e con un formato apribile da qualsiasi sistema operativo.
È più facile che la Pubblica Amministrazione si apra all’esterno o che i cittadini colgano la sfida culturale dell’open?
OpenData è un pilastro dell’OpenGov. Non è sufficiente rilasciare dati per dire che la propria amministrazione sia open. Ci vuole collaborazione e partecipazione della società civile. Cittadini che hanno buone capacità di dialogo interagiscono con la PA per dare un loro contributo alle scelte di chi governa. Dall’altra parte una PA deve essere capace di ascolto e coinvolgimento. È un cambio di paradigma culturale. Spesso gli “amministrati” hanno un atteggiamento o da sudditi o da forcaioli, mentre gli “amministratori” hanno un approccio da sultano: tu non puoi sederti affianco a me e non puoi neanche pensare, perché non capisci nulla. Avvicinare le parti richiede molto lavoro. Inoltre, anche quando hai un politico illuminato, hai spesso un apparato burocratico che non vuole cedere alla diffusione dei propri dati. Chi ha il dato, ha potere…
Opendata chi seguire
Aspetti giuridici e OpenGov: Ernesto Belisario, Morena Ragone; Aspetti tecnici: Maurizio Napolitano, Matteo Brunati; Wikipedia delle mappe: Simone Cortesi
OpenData legati ai beni culturali: Luca Corsato
Fai parte del webteam di Matera 2019. Quali sono i punti di forza della Candidatura di Matera?
Per me abbiamo già vinto la nostra sfida. Abbiamo aggiornato il software della nostra città e del territorio lucano. Sono emerse tante eccellenze che tramite il web (e il webteam) sono state linkate tra loro. Si respira una nuova aria: la speranza che tutti insieme possiamo farcela. Senza snaturare la nostra grande identità, anzi, aprendoci all’esterno, abbiamo recepito le cose belle dell’Europa e le abbiamo contaminate con i nostri valori, le nostre caratteristiche. Se vinceremo porteremo il nostro metodo in Europa e apriremo le nostre porte ancora di più. Altrimenti, comunque, si continua su questa strada. La Basilicata tutta si è dimostrata una terra meravigliosa. Capace di cambiare pur rimanendo se stessa. La Candidatura è stato un acceleratore formidabile. Spero tanto che vinca Matera. Ma la sfida è durissima.
Cosa cambierà da ottobre in poi?
Entro il 20 Ottobre sapremo se siamo stati più convincenti o meno delle altre 5 bellissime candidate. Confido in Joseph Grima e in tutto lo staff del Comitato. Paolo Verri è stato un bravo condottiero, Rossella Tarantino una “zia” preparata, conoscitrice dei meccanismi burocratici regionali e comunitari. Con il webteam, il Comitato e le istituzioni dietro la candidatura abbiamo espresso il meglio che si potesse mettere sul piatto. Altro non si sarebbe proprio potuto fare.
Il webteam Matera 2019 su Twitter
Webmaster: Francesco Piero Paolicelli
Account istituzionali del Comitato (@matera2019 e FB): Raffaella Pontrandolfi
Community Manager: Ida Leone
Super “capo”: Alberto Cottica
L’intervista integrale di Piero Paolicelli nel nuovo numero de Il Lucano Magazine!