La primavera è stagione di bilanci. Un impegno importante, che può avere conseguenze giuridiche e amministrative anche serie. Ma c’è anche chi, oltre a compiere questo dovere, coglie l’opportunità di accompagnare all’arida contabilità un più ampio e articolato rendiconto, il bilancio sociale, in cui si informano utenti e stakeholder dell’uso fatto dei soldi pubblici spesi, degli obiettivi realizzati, dei progetti messi in cantiere, dei punti critici da affrontare, degli impegni da assumere.
E’ quello che ha fatto il San Carlo, che l’anno scorso ha introdotto il bilancio sociale, spiega il direttore generale Giampiero Maruggi “Come buona pratica di customer satisfaction, ma anche perché è uno strumento utile per dare concretezza a un principio fondamentale della buona amministrazione pubblica: rendere conto”.
Per il dg del San Carlo “Il processo di aziendalizzazione porta in sé una contraddizione complessa ma governabile: combinare l’esigenza di rispettare l’equilibrio di costi e ricavi tenendo i conti in ordine con la missione di erogare prestazioni che mirino a realizzare il diritto costituzionalmente garantito alla salute. E quindi siamo chiamati a rispondere ai cittadini, agli utenti, agli stakeholder di come allochiamo le risorse, delle scelte che operiamo quotidianamente per continuare a garantire al meglio, in un contesto di crescenti ristrettezze finanziarie, questo diritto”.
Nel presentare il primo bilancio sociale il dg Maruggi sottolineava che “Il percorso di costruzione del bilancio sociale favorisce una maggiore consapevolezza dei risultati raggiunti ma anche di quello che manca per completare gli obiettivi che ci siamo dati”.
Quali i nuovi impegni e gli obiettivi per l’anno in corso? Ne “Il Lucano Magazine” in edicola Le best practice dell’Ospedale San Carlo.