Tre giorni dopo Pasqua, poche ore prima la canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, in una Piazza San Pietro che accoglie oltre centomila credenti e non credenti, religiosi e laici, italiani e stranieri. È il contesto vissuto mercoledì 23 aprile dalla delegazione dei giornalisti lucani, grazie all’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) Basilicata, al suo Presidente Maria De Carlo e al vice Presidente Vito Sacco per l’organizzazione, in Udienza da Papa Francesco.
Il primo incontro è con Monsignor Ennio Appignanesi, arcivescovo di Potenza dal 1993 al 2001. «La sua presenza e la sua disponibilità fin dalle 7 di mattina – ci dice la De Carlo – è stata quella di un padre che rivede dopo tanto tempo i suoi figli. E questo ci ha colmati di gioia e gratitudine. La Messa nella Cappella Ungherese ha infuso un particolare spirito contemplativo. Eravamo lì non per curiosità ma per confermare una scelta di fondo: dalla parte del Maestro!»
Parole, dunque, quelle di Appignanesi dedicate ai giornalisti «Siate venditori di verità, senza speculazioni o intenti distruttivi». Così come i discepoli di Emmaus hanno raccontato l’incontro con Gesù, il ruolo dei cronisti è di andare alla ricerca delle fonti per comunicare e condividere, diremo oggi, la buona novella.
Parole semplici e incisive nel suo stile, quelle del Santo Padre. «Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? Cristo abita nel cuore dei credenti. Ne abbiamo bisogno quando ci chiudiamo in una qualsiasi forma di egoismo o di autocompiacimento, quando ci lasciamo sedurre dai poteri terreni, quando poniamo le nostre speranze in vanità mondane. Questa frase deve entrare nel nostro cuore!»
E ancora l’appello sociale di Papa Francesco ai politici: «Ho ricevuto un video da parte degli operai della Lucchini di Piombino che mi ha commosso. Cari fratelli, i vostri volti chiedono il diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter nutrire ed educare i vostri figli. Siete nella mia preghiera, non scoraggiatevi. A tutti i responsabili dico di non restare indifferenti. Create le condizioni di lavoro, aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate.»
Molte altre foto e informazioni nel prossimo numero de Il Lucano Magazine!