Giunti sul rettilineo finale di questo accesissimo torneo di Lega Pro Seconda Divisione, bisogna che il Melfi non alzi il piede dall’acceleratore e continui a dare gas, per mantenere vivo il sogno chiamato C unica.
Nell’incontro valevole per la XXIX giornata del girone B, i federiciani ospiteranno il Messina di Grassadonia, una squadra totalmente rifondata nel mercato di riparazione con acquisti di categoria anche superiore, tra i quali è Corona a portar la bandiera.
Siciliani che giungeranno domenica al Valerio in un ottimo stato di forma, reduci dalla vittoria contro il Gavorrano per 4-2, e con l’obbiettivo di raggiungere quanto prima la quota salvezza, assolutamente alla loro portata.
A tre lunghezze, rincorre il Melfi, reduce anch’esso da una ottima sfilza di risultati utili (3 vittorie ed un pareggio nelle ultime 4 gare), consapevole di dover fare gli straordinari domenica per portare a casa un risultato prezioso.
I gialloverdi, considerando l’assenza forzata dello squalificato Pinna ed il probabile forfait della punta Ricciardo, già uscito anzitempo domenica a Martina per problemi fisici, opteranno sulla compattezza e sull’imprevedibilità di un falso 4-4-2, che prevede un rombo a centrocampo, in cui il trequartista agirà da terza punta in fase d’attacco. Un 4-3-1-2 che tradotto significa: Scialpi in mediana, con Muratore e Neglia interni. Tortori alle spalle di Cruz e Marolda.
Ovviamente ci sarà da contrastare le sortite offensive degli avversari, dotati di elementi di grande qualità ed esperienza, ma la squadra sicula concede qualcosina nelle verticalizzazioni, ed il mister Bitetto questo lo sa bene, e sprona i suoi ragazzi a giocarsi la partita senza alcun timore reverenziale. Perché domenica l’obbiettivo è quello di riproporre la stessa umiltà e la stessa forza del Melfi migliore, per fare qualcosa di straordinario. Solo così sarà possibile salire sul carro delle nove squadre vincitrici. L’appuntamento col sogno passa dal Messina, e domenica al “Valerio” contro i siciliani, non bisogna fare altro che vincere.