UNITRE, “NON È MAI TROPPO TARDI PER IMPARARE”: CHIUSE LE ISCRIZIONI A POLICORO

Le lezioni avranno luogo presso le aule dell’Istituto Pitagora della cittadina jonica ogni lunedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 16.30 alle ore 19.30

Non è mai troppo tardi per imparare”: quante volte ci sarà capitato di imbatterci in questo detto? L’apprendimento, infatti, è un processo continuo nella vita di ogni singolo individuo: non esiste, pertanto, età anagrafica che tenga di fronte al piacere di voler essere partecipi al processo di acquisizione di ulteriori conoscenze. Il semplice atto di intraprendere nuove attività contribuisce positivamente all’allenamento del nostro cervello. Dunque, che tu abbia venti, quaranta o sessant’anni, non importa: la curiosità resta l’unico motore da alimentare regolarmente per beneficiare dello scorrere del tempo. A sostegno di ciò, esistono dei veri e propri “atenei popolari” che accolgono persone dai 50 anni in su sino ai 70 anni di età, desiderose di cominciare un vero e proprio percorso di istruzione. Le Università della Terza Età, conosciute anche come UniTre, sono delle Istituzioni presenti in tutto il nostro Paese, da Nord a Sud.

Da qualche giorno, nella città di Policoro, sono state ultimate le iscrizioni per l’anno accademico 2024/2025. A detta del presidente Roberto Ruggiero: «Si tratta di un’opportunità imperdibile per chi desidera arricchire il proprio bagaglio culturale, esplorare nuove passioni e socializzare in un ambiente stimolante e accogliente». Le lezioni avranno luogo presso le aule dell’Istituto Pitagora della cittadina jonica ogni lunedì, mercoledì e giovedì, dalle ore 16.30 alle ore 19.30. I corsi proposti inglobano una moltitudine di tematiche, pensate appositamente per soddisfare gli interessi di tutti. Nell’offerta formativa, le seguenti attività:

  • Archeologia: un viaggio attraverso le civiltà antiche;
  • Attività motoria: balli di gruppo per coloro che vogliono mantenersi in forma divertendosi;
  • Biologia e Scienza dell’Alimentazione per conoscere meglio il nostro corpo e il cibo che consumiamo quotidianamente;
  • Filosofia e Psicologia per coloro che amano riflettere sui grandi temi dell’esistenza;
  • Giardinaggio per gli appassionati del verde e della natura;
  • Informatica al PC e Inglese: al via corsi pratici per migliorare le proprie competenze informatiche e linguistiche;
  • Laboratorio teatrale e Lettura ad alta voceShakespear…ando” per esplorare il piacere del palcoscenico e della letteratura;
  • Storia, Vino e dintorni per fare un tuffo nel passato con un calice in mano.

Oltre ai corsi sopracitati, l’Università della Terza Età di Policoro propone una serie di incontri speciali, sia all’interno dell’Istituto che all’aperto. Nel dettaglio:

  • Economia circolare: l’importanza ecologica e il progetto NiCe (From Niche to Centre);
  • Come difendersi dalle truffe;
  • La digitalizzazione per la terza età;
  • Passeggiate ecologiche al Bosco Pantano; visite culturali al Castello di Isabella Morra, a Valsinni, e alla casa di Albino Pierro, a Tursi; visite, inoltre, al Museo del Palazzo Ducale di Tricarico per conoscere Rocco Scotellaro, al Museo Numismatico “Nicola Ielpo” di Rotondella e al Museo della Riforma Fondiaria in Piazza Heraclea.

Le lezioni, tenute da docenti qualificati ed esperti del settore, possono essere frequentate sia in presenza che in modalità telematica: il tutto varia da regione a regione, da ateneo ad ateneo. Al termine di ogni corso, allo stesso modo di un’università, è previsto un esame. Alla fine del percorso verrà rilasciato un attestato di partecipazione relativo al corso di studio che non equivale al classico titolo di laurea e, pertanto, non ha alcun valore legale. Una realtà, comunque, in crescendo quella delle UniTre per promuovere l’educazione permanente e valorizzare non solo gli anziani, ma anche le persone adulte che hanno voglia di aggiornare il proprio “CV umano”, con approcci teorici e pratici. Ognuno di noi è una risorsa sociale e, quando un’attività educativa-formativa si apre al confronto tra culture generazionali diverse, a beneficiarne non è solo il singolo, ma l’intera comunità. Investire una fetta di questo tempo che scorre troppo velocemente in un percorso del genere dimostra quanto ogni singola fase vitale abbia il suo valore unico e insostituibile.

Intraprendere un percorso di questo tipo vuol dire, inoltre, indirizzare le proprie inclinazioni verso le novità, creando un filo conduttore con saperi che, altrimenti, sarebbero finiti nel dimenticatoio e contrastando, al contempo, la solitudine che affligge buona parte della popolazione. Adulti e anziani hanno, infatti, la possibilità di incontrarsi, conoscersi e scambiarsi proficuamente esperienze. Insomma, guardare al futuro senza smettere mai di imparare, sempre con una buona dose di fiducia e un rinnovato entusiasmo: non è questo, forse, l’elisir di una vita lunga e gratificante? Ciò che conta, in fin dei conti, non è solo prolungare la linea della vita, ma migliorarne costantemente la qualità. Come disse una delle più grandi scienziate italiane del XX secolo, Rita Levi Montalcini: “Non è vero che con l’età la mente invecchia: se viene interessata a nuovi progetti dà grandi soddisfazioni, anche a cent’anni. Io non sono mai stata bene come adesso: la mia attività scientifica è al massimo”.

Miriam Galgano