Il 4 e 5 ottobre la prima delle sessioni organizzate dalla Fondazione Appennino a Montemurro
Prende il via a Montemurro la terza edizione del PREMIO APPENNINO 2030FEST, ideato e realizzato da Fondazione Appennino Ets, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che, come di consuetudine, dal primo week end di ottobre apre un ciclo di eventi culturali, artistici e di spettacolo con l’obiettivo di dare valore ad esperienze e competenze, energie e passioni che possono essere messe insieme per una riscossa civica in grado di unire il Paese e rilanciarlo, non solo da Nord a Sud ma anche connetterne in maniera funzionale i centri e le periferie, le aree forti e i territori deboli, le zone costiere con le aree interne.
Un festival dedicato a tutti, comunità locali e pubblico nazionale, che rappresenta una sintesi del lavoro che quotidianamente, da oltre 5 anni, la Fondazione Appennino fa, sperimentando nuovi modelli di sviluppo nelle aree marginali, realizzando progetti e abitando la contemporaneità, coi suoi problemi e le sue opportunità.
Non a caso questa terza edizione si apre con una prima sessione che premia due donne che a vario titolo e in diverso modo combattono per un mondo diverso e migliore. Il prossimo 5 ottobre, infatti, Fondazione Appennino conferirà la scultura in graffito a Marisa Laurito e Luisa Corazza.
Nel caso di Marisa Laurito, l’idea del premio è non tanto, e non solo, al personaggio per le sue riconosciute qualità artistiche; la scelta infatti è innanzitutto legata all’impegno in battaglie per la Pace, per i diritti umani e civili; il valore della libertà, a cominciare dalle donne iraniane; ripudiare la guerra, soprattutto quando ammazza civili e bambini, se pensiamo al Medio-Oriente e all’Ucraina. Marisa Laurito è Sud e Mediterraneo, dentro una geografia anche culturale dell’orizzonte della Fondazione, e si è fatta testimone di tanti obiettivi che sono anche contenuti nell’ dell’Agenda 2030 ONU, che in un certo senso è il faro di una filosofia di lavoro.
Luisa Corazza è professoressa ordinaria di diritto del lavoro presso il Dipartimento di Economia della Università del Molise. E’ tra i massimi esperti di “lavoro agile e smart working”, dal 2015 è consulente del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le questioni di carattere sociale in particolare lavoro, scuola e sanità. È direttrice di ARIA (Centro di ricerca per le Aree Interne e gli Appennini) della Università del Molise con il quale Fondazione Appennino ha sottoscritto un protocollo di collaborazione. Una collaborazione assidua che ha portato spesso la firma di Luisa Corazza sulle pagine della rivista online Civiltà Appennino.it e sull’ultimo libro della serie Civiltà Appennino, “Comunità Appennino. Superare l’internità”, uscito a gennaio 2024 per Rubbettino editore, con un saggio dal titolo: “Smart working e comunità: nuovi scenari”
ll Premio Appennino va dunque a chi ha occhi per i margini e se ne può far carico, quei margini umani, sociali, culturali e geografici oggetto di attenzione di Fondazione Appennino e di tanti altri premiati che negli scorsi hanno dato valore al palmares. Sono stati infatti premiati nelle scorse edizioni Massimo Osanna, Florindo Rubbettino, Maria Pia Ammirati, Domenico Pozzovivo, Luca Marinelli, Ferruccio De Bortoli, Stefano Bonaccini, Sabrina Giannini, Enrico Giovannini, Andrea Vitali.
Ma il Premio Appennino è anche un festival più ampio e articolato, diretto a vari interlocutori, partner e partecipanti. A cominciare dai ragazzi delle scuole.
Ed è infatti a loro che è dedicata l’apertura del programma degli eventi, già da venerdì 4 ottobre, nel salone dell’ex convento di San Domenico, alle ore 9.30, con la compagnia “I Teatrini”, che mette in scena lo spettacolo “Cocktail di favole” con l’attrice Fausta Manno e la partecipazione del musicista Sergio Santalucia. A seguire sarà presentata la mostra fotografica “Di campo, di bordi, di siepe” di Miko Somma, a cui farà seguito l’apertura della mostra e la visita guidata nei locali di Fondazione Appennino Lab.
Nel pomeriggio, sempre nell’ex convento di San Domenico, è prevista la presentazione al pubblico del Premio Appennino, coi saluti del sindaco di Montemurro e delle rappresentanze istituzionali e con la presentazione da parte della direttrice della Fondazione Appennino, Annalisa Romeo.
La serata inaugurale del 4 ottobre prevede l’intreccio anche con il Festival Appennino Mediterraneo – F.A.Me., festival di spettacolo dal vivo che Fondazione Appennino realizza con il riconoscimento del Ministero della Cultura e della Regione Basilicata, con il concerto degli Alma Sax Quartet dal titolo “Dal Mediterraneo all’Oceano”.
Infine un incontro tra le realtà protagoniste della vita sociale e culturale del luogo, con una cena di comunità offerta dalla Fondazione nei locali di Taverna Appennino.
Sabato 5 ottobre è poi il giorno del premio a Marisa Laurito e Luisa Corazza. Alle 19.00, alla Sala convegni San Domenico, la consegna del riconoscimento sarà anche occasione per affrontare i temi relativi alle motivazioni e dunque raccontare e farsi raccontare dalle protagoniste. Con Luisa Corazza, dialogheranno i docenti e studenti del master “Arint” dell’Università Federico II di Napoli e Piero Lacorazza, componente del comitato scientifico del master.
Marisa Laurito sarà invece al centro di un’intervista-dibattito sui temi del suo impegno, per far conoscere anche “l’altra Marisa. Quella del giorno”, un modo per raccontare le motivazioni del premio che sottolineano aspetti meno conosciuti della popolare artista.
Anche il primo week end del PREMIO APPENNINO 2030FEST si concluderà in musica e con il Festival Appennino Mediterraneo – F.A.Me., lo spettacolo offerto si intitola “Cuore Mediterraneo”, performance di violino e arpa viggianese con Pina Lobosco e Antonella Pecoraro.