«Acqua, piatti freddi, frutta e ortaggi di stagione per combattere Caronte», riferisce la dottoressa lucana
Prosegue l’avanzata bollente dell’anticiclone africano Caronte che, da diverse settimane a questa parte, sta letteralmente mettendo in ginocchio tutto lo Stivale, con temperature che sfiorano picchi di 43°C. Da Nord a Sud, l’ondata di caldo eccezionale si sta rivelando particolarmente difficile da gestire, soprattutto per le fasce di popolazione considerate a rischio, vale a dire bambini, anziani e fragili. Il traghettatore infernale, purtroppo, non molla la presa: nei prossini giorni, infatti, Caronte sarà ancora più rovente. Non si tratta semplicemente di caldo estivo, ma del risultato del fenomeno di tropicalizzazione del clima che, a sua volta, favorisce lo scoppio di temporali. I rovesci, tuttavia, non rinfrescano l’aria, ma fanno in modo che la percezione del caldo accresca notevolmente a causa dell’elevato tasso di umidità.
Cosa fare allora in questi casi? Alcuni potrebbero pensare che trovare scampo in località montuose aiuterebbe a schivare il caldo torrido. Eppure, anche in montagna, le temperature potranno toccare i 30°C, persino attorno ai 1000mt. Piuttosto che trovare rifugio altrove, o fare abuso di ventilatori e condizionatori, seguire un piano alimentare corretto, prediligendo cibi più freschi e leggeri, potrebbe contribuire positivamente a fronteggiare l’avanzata di Caronte, riuscendo a monitorare anche gli effetti negativi causati dalle alte temperature quali irritabilità e spossatezza, disturbi dell’umore e disidratazione.
Lo conferma anche Felicia Marrese, biologa nutrizionista lucana che, dal 2021, esercita la professione nel suo studio a Montalbano J.co, terra in cui è nata e cresciuta, e anche a distanza tramite piattaforma online.
«Con l’arrivo del caldo estivo, – spiega la biologa nutrizionista – le tentazioni a tavola sono numerose, i pasti fuori casa sono sempre più frequenti, ma continuare a rispettare la dieta sotto l’ombrellone non è un’impresa impossibile, anche con agosto alle porte. Per fronteggiare questo caldo rovente, ottimi alleati sono costituiti da piatti unici freddi come insalate di riso o di pasta con pesce o carne, evitando i cibi troppo elaborati e piccanti. È importante non dimenticarsi dei legumi, che possono essere tranquillamente consumati nell’insalata di verdure o come creme fresche, tipo l’hummus di ceci. Indispensabile è anche l’esposizione al sole, con le dovute precauzioni e senza esagerare, che contribuisce all’aumento di Vitamina D nel nostro corpo. Buone fonti alimentari di tale vitamina sono i pesci grassi come aringa, tonno, e salmone. C’è, però, da considerare che l’esposizione ai raggi solari può portare a un processo di invecchiamento della pelle chiamato fotoaging. Fondamentali per contrastare l’invecchiamento cutaneo sono le Vitamine A, C ed E che hanno un effetto antiossidante. In particolare, la Vitamina A è presente negli alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e derivati), mentre negli alimenti di origine vegetale sono presenti i carotenoidi tra cui, il più noto, è il β-Carotene, presente in particolare nella frutta e verdura di colore giallo-arancione».
A proposito di idratazione… «Con il caldo estivo, – aggiunge la dottoressa Marrese – occorre fare particolare attenzione all’idratazione per contrastare le temperature elevate e per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. Oltre all’acqua, bevande come tisane fredde e frullati di frutta fresca possono essere tranquillamente consumati. Il mio consiglio è quello di non acquistare quelle già pronte poiché ricche di zuccheri semplici, ma prepararle a casa e conservarle in frigo per sorseggiarle durante la giornata. Inoltre, è estremamente importante consumare un’adeguata quantità di ortaggi. Frutta e verdura di stagione sono, infatti, particolarmente ricchi di acqua oltre che di fibre e sali minerali. Spesso, però, in caso di sudorazione eccessiva o con l’attività fisica, l’apporto alimentare di micronutrienti può non bastare e, oltre all’acqua, può essere opportuno reintegrare anche alcuni sali minerali: questo vale, soprattutto, per magnesio e potassio. Ovviamente, l’integrazione non va mai fatta in maniera indiscriminata, ma sempre sotto previo consiglio di un professionista».
Delle volte, però, uno sgarro alla regola dolce ed equilibrato non guasta mai, neppure in estate. «Anche granite e gelati – spiega la biologa nutrizionista – possono rientrare in un piano dietetico equilibrato: l’importante, però, è non esagerare con le dosi. Il gelato si può consumare come spuntino pomeridiano nelle calde giornate estive un paio di volte a settimana, preferendo gusti alla frutta piuttosto che gusti alla crema, più zuccherosi e calorici. In generale, nei piani alimentari che progetto per la stagione estiva consiglio sempre di scegliere il gelato artigianale, preparato con ingredienti freschi e di qualità. Se poi lo si gusta a passeggio, non può che giovare al corpo e all’umore. In questa fase dell’anno, è particolarmente importante rispettare le basilari regole di igiene personale perché, a causa delle elevate temperature, aumenta il rischio di contaminazione microbiologica durante la manipolazione e preparazione dei cibi, con conseguenti gastroenteriti e intossicazioni alimentari, specialmente nei bambini. Per evitare tali rischi, occorre osservare alcune semplici regole: per esempio, lavare sempre le mani prima di procedere alla preparazione dei cibi, lavare bene la frutta, le verdure e tutti i cibi che si consumano crudi, consumare i cibi cotti nel più breve tempo possibile, evitare di lasciare cibi deperibili (latte, latticini, carne, pesce, dolci a base di crema) a temperatura ambiente, ma conservarli in frigorifero. Nel caso di alimenti congelati o surgelati, è opportuno controllare le indicazioni riportate sulle confezioni relative alla temperatura di conservazione del prodotto e, infine, ricordare che i cibi scongelati non possono essere più ricongelati».
OGNI GIORNO È IL GIORNO GIUSTO PER ABBRACCIARE UN NUOVO STILE DI VITA
Alimentarsi correttamente per sentirsi anche meglio con il proprio corpo è sicuramente un obiettivo che non va mai fuori moda e che dovrebbe accompagnarci in tutte le stagioni. Per la dottoressa Marrese: «Mangiare bene significa volersi bene. La nutrizione è una componente fondamentale del nostro benessere. Non si tratta di perdere peso o seguire una dieta alla moda, ma di comprendere e rispettare le esigenze del nostro corpo. Una corretta alimentazione può aiutarci a migliorare il nostro stato d’animo e ad aumentare la nostra energia. Quando parliamo di dieta dobbiamo pensare a un’educazione nutrizionale intesa come un viaggio, come un percorso fatto di discese e salite in cui, giorno dopo giorno, possiamo imparare a conoscerci meglio, aiutandoci a star bene con noi stessi e a prevenire moltissime patologie. Per me, il concetto di dieta non fa riferimento a un programma rigido fatto di privazioni, ma deve essere uno stile di vita, senza schemi alimentari restrittivi e senza rinunciare al gusto del cibo».
«L’obiettivo dell’educazione nutrizionale – aggiunge ancora la biologa nutrizionista – è quello di raggiungere uno stile di vita sano e sostenibile, che diventi un’abitudine positiva e non un sacrificio. La dieta, quindi, non deve essere considerata come un mero esercizio per perdere qualche chilo di troppo, ma assume un valore molto più importante: dare anni e intensità alla nostra vita, vivere cioè a lungo. Il cambiamento non avviene dall’oggi al domani: piccole modifiche dello stile alimentare, nel tempo, porteranno sicuramente grandi benefici per la salute. Mangiare bene per vivere meglio è un viaggio che vale la pena intraprendere. Il mio motto è: Ogni giorno è il giorno giusto per abbracciare un nuovo stile di vita».
In un’epoca di sprechi, stress e problemi di salute troppo spesso legati a un’alimentazione inadeguata, mangiare e nutrirsi devono tornare a essere dei piaceri che contribuiscono alla salute fisica e mentale, e alla nostra felicità e longevità. Proprio per questo, l’approccio della dottoressa Marrese si fonda interamente su una metodologia scientifica, che va a “cucire su misura” piani alimentari basati sulle più recenti evidenze scientifiche, tenendo sempre conto dei gusti e delle abitudini individuali. Siamo il Paese del buon cibo, della dieta mediterranea, dei prodotti di qualità esportati in tutto il mondo. Per questo, dovremmo tenere sempre a mente che, privilegiando uno stile di vita sano ed equilibrato basato sulla semplicità e qualità degli alimenti, piuttosto che sulla complessità della preparazione, non solo ci permette di valorizzare il nostro patrimonio gastronomico, ma ci aiuta anche a conquistare la versione migliore di noi stessi, partendo semplicemente dalla tavola.
Miriam Galgano