Dopo il successo dell’ukulele solo, l’anno scorso, Danilo Vignola torna con Giò Didonna con la collaborazione dell’università di Cambridge.
A distanza di un anno dalla masterclass tenuta da Danilo Vignola presso l’università di Cambridge, ed il concerto per ukulele solo nella bellissima cittadina nella contea di Cambridge di St. Ives, celebre in Inghilterra per essere stata uno storico insediamento vichingo. Ed è proprio la fusione fra gli stili musicali melodici e ritmici del mediterraneo e la cultura runica il tema antropologico e culturale che Danilo Vignola porterà nuovamente i prossimi 6 e 7 ottobre. Attraverso il suo celebre strumento non convenzionale, dopo il successo del concerto per ukulele solo dell’anno scorso, l’artista lucano ritorna questa volta i duo con il virtuoso e sperimentatore delle percussioni Giò Didonna. Progetto artistico e culturale molto apprezzato dalle cattedre antropologiche ed etnomusicologiche della prestigiosa università di Cambridge che rinnova il suo sostegno per questa ormai affermata e vincente idea musicale di Danilo Vignola grazie alla collaborazione di alcuni docenti.
Dunque il duo si esibirà in un primo concerto (venerdì 6 ottobre) nel prestigioso teatro Chapel Arts, sotto la direzione artistica di Barry Reeves, sede che ha ospitato celebri concerti fra i più rinomati artisti internazionali e che ha quasi esaurito tutti i biglietti in prevendita. Per poi essere fra gli ospiti internazionali più attesi alla nuova edizione dell’Old Riverport Ukulele Festival, sabato 7 ottobre. Appuntamento che si rinnova come ogni anno e che chiama al raduno musicisti ed interpreti del celebre cordofono da tutta Inghilterra e parte d’Europa. Previsto per quest’anno uno spazio importante dedicato ai grandi virtuosi e didatti austriaci ed inglesi e poi, come sempre fra i più attesi, il set di quaranta minuti dell’esibizione di Danilo Vignola e Giò Didonna. Una giornata di workshops e concerti di grandi maestri e professionisti di questo settore musicale.
Ancora un altro appuntamento prestigioso per il duo lucano che riconferma l’eccellenza internazionale di questa realtà nata nella provincia della Basilicata. Una regione spesso non attenta a queste autonome e competitive realtà culturali ed artistiche, a differenza di tutto il resto del mondo.