Teatro:
Fanny & Alexander Sylvie e Bruno
Potenza venerdì 20 ottobre a Il Piccolo Teatro/Cesam, ingresso ore 20,30, sipario ore 21.
Incontro:
ore 22,30 per la sezione Nutrire Lo Sguardo incontro aperto al pubblico con Chiara Lagani dal titolo “Tradurre in sogno, tradurre il sogno. Sylvie e Bruno di Lewis Carroll”
Il mondo paradossale di Lewis Caroll, tra amore e magia nel teatro di Fanny & Alexander
La bottega d’arte della compagnia Fanny & Alexander con lo spettacolo Sylvie e Bruno porta il Città delle 100 Scale Festival nel magico e paradossale mondo di Lewis Carroll, scrittore inglese, inventore di “Alice nel paese delle meraviglie”. Appuntamento a Potenza venerdì 20 ottobre a Il Piccolo Teatro/Cesam, ingresso ore 20,30, sipario ore 21. Mentre alle ore 22,30 per la sezione Nutrire Lo Sguardo vi sarà un incontro aperto al pubblico con Chiara Lagani dal titolo “Tradurre in sogno, tradurre il sogno. Sylvie e Bruno di Lewis Carroll”.
Nello spettacolo, ideato e diretto da Chiara Lagani e Luigi De Angelis, la dimensione visionaria del sogno ci porta al di fuori dalla percezione ordinaria della realtà.
La compagnia Fanny e Alexander, fondata a Ravenna nel 1992 da De Angelis e Lagani, si conferma tra le più creative, innovative e poetiche del panorama italiano. Dalla contaminazione dei linguaggi – teatro, arti visive, letteratura, musica, cinema – crea spettacoli, live-performance, opere liriche e installazioni intessendo reti interdisciplinari, innescando interazioni di forme e contenuti classici con la sperimentazione e le nuove tecnologie, in cui ricerca e attenzione alla sensibilità del pubblico sono sempre in sintonia.
In “Sylvie e Bruno” si sviluppa una doppia storia in parallelo. Da un lato una contrastata vicenda d’amore e dall’altro una storia «magica» di cui Sylvie, una bambina, e il minuscolo, sgrammaticato Bruno, suo fratello, sono i protagonisti. In scena Andrea Argentieri, Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Roberto Magnani, Elisa Pol, musiche e sound design Emanuele Wiltsch Barberio, regia, scene e luci di Luigi De Angelis.
Il punto di partenza dello spettacolo è quello stato di dormiveglia in cui la realtà si miscela sapientemente con fatti plasmabili. Nei due mondi accade però qualcosa che irrompe e ne destabilizza la dimensione, un colpo di stato nel mondo magico, una terribile misteriosa febbre pandemica in quello reale. Dunque un mondo al collasso in cui all’improvviso irrompe la forza della bellezza e dell’immaginazione; dall’altro un mondo piagato da una terribile, metaforica malattia, che però sopravvive, in nome della potenza dell’amore e dell’arte.
La compagnia Fanny & Alexander ha già avuto accoglienza al Festival, l’ultima volta (2020) con “Se questo è Levi” – premio Speciale UBU 2019.
Tra le recenti produzioni, Storia di un’amicizia, versione teatrale de L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O). Nei 30 anni di carriera, la compagnia Fanny & Alexander ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui: Premio Giuseppe Bartolucci (‘97), Premio Coppola Prati (‘97), Premio speciale Ubu (2000), Premio Produzione TTV (2002), Premio Lo Straniero (2002), Premio Speciale 36mo Festival BITEF di Belgrado (2002), Premio Sfera Opera di Ricerca Cortopotere Anno Tre (2003), Premio Speciale Ubu (2005), Premio dello Spettatore 2010/11 Teatri di Vita, Premio Speciale dedicato all’Innovazione Drammaturgica (2017) nell’ambito del Premio Riccione, Premio speciale Ubu (2019).