Nel Parco della Murgia Materana linee elettriche sicure per l’avifauna grazie agli interventi di E-Distribuzione nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture

“A seguito delle attività di tutela della specie capovaccaio del Progetto Life Rapaci che hanno portato alla redazione del piano d’azione nazionale un nuovo impulso è stato dato alle azioni di salvaguardia con l’obiettivo di arrestare l’andamento negativo della popolazione italiana del Capovaccaio (Neophron percnopterus), un piccolo avvoltoio migratore che da alcuni anni sta vivendo un drammatico declino non soltanto in Italia, ma più in generale in Europa e nel resto dell’areale. La circostanza che solo nel 2007 questa specie sia stata inserita nella Red List IUCN nella categoria di minaccia endangered fa sì che ad oggi non siano stati sviluppati specifici programmi di conservazione su vasta scala e non sia stato redatto ancora un piano d’azione internazionale”

 

Il Parco della Murgia Materana (Parco Archeologico delle Chiese Rupestri del Materano) è la prima aree protetta d’Italia che ha tutte le linee elettriche a media tensione sicure per l’avifauna nell’intero suo territorio. Questo importate traguardo è il risultato degli interventi di isolamento dei supporti delle linee che E-Distribuzione S.p.A. ha effettuato tra il 2019 ed il 2022 nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture, cofinanziato dall’Unione Europea e finalizzato a migliorare lo stato di conservazione del capovaccaio.

Il Parco, infatti, riveste un’importanza particolare per questo piccolo avvoltoio, sull’orlo dell’estinzione in Italia, dal momento che ospita una delle sole tre coppie della specie che nidificano nella penisola italiana.

Il Direttore del parco Enrico L. de Capua comunica che “Un nuovo impulso alle attività di conservazione del capovaccaio si è avuto a partire dal nel 2018 in seguito dell’approvazione del Progetto LIFE Egyptian vulture (LIFE16 NAT/IT/000659). Nel Parco sono state realizzate numerose azioni di conservazione che hanno visto come protagonisti E-distribuzione (capofila del progetto LIFE), ISPRA (partner responsabile dell’attuazione della gran parte degli interventi di tutela), il CERM Centro Rapaci Minacciati di Rocchette di Fazio (GR), il CRAS del Lago di San Giuliano (MT), le società Biodiversità sas e De Rerum Natura sas e la Stazione Ornitologica Calabrese, oltre ad un nutrito numero di volontari”.

 

Le azioni sono state in parte finalizzate a contrastare i fattori di mortalità di origine antropica, in parte ad incrementare l’esigua popolazione nidificante in Italia per prevenire il rischio di estinzione.

A quest’ultimo fine è stato avviato un programma di rilasci in natura di giovani capovaccai nati in cattività.

Quest’area protetta è stata prescelta come sito di rilascio di giovani capovaccai nati in cattività, altra azione sviluppata nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture e finalizzata a rafforzare la ridotta popolazione della specie. Queste operazioni hanno portato alla liberazione di un totale di 25 esemplari, nati al CERM Centro Rapaci Minacciati che opera in Toscana.

Gli interventi di E-Distribuzione, effettuati con il supporto dell’Ente Parco, hanno interessato ben 324 pali di linee a media tensione distribuiti su di un totale di 32 km. Sono consistiti nell’applicazione di una speciale guaina isolante sui conduttori fino ad un metro di distanza da entrambi i lati dei pali e nell’isolamento di altre parti sotto tensione con nastro autoagglomerante ricoperto di nastro isolante anti UV.

Tale soluzione tecnica mitiga in maniera rilevante il rischio di elettrocuzione sia per il capovaccaio che per altre specie di rapaci dotate di apertura alare medio-grande, dunque particolarmente vulnerabili alla folgorazione quando si posano sui supporti delle linee elettriche. Tra queste figurano il biancone, il nibbio reale e il nibbio bruno, tre specie che frequentano abitualmente il Parco della Murgia Materana.

 

Il fatto che, nel nostro Parco, sia stato praticamente azzerato il rischio di elettrocuzione per l’avifauna è veramente notevole” ha affermato il Direttore del Parco Enrico De Capua “perché contribuisce in maniera rilevante alla conservazione di molte specie di uccelli che frequentano questo territorio e che costituiscono un patrimonio di immenso valore a livello europeo”.

Grazie al progetto LIFE Egyptian vulture” prosegue il Direttore “il Parco è oggi un’area protetta unica in Italia, nella quale l’avifauna può dirsi al sicuro da questa insidiosa minaccia, spesso sottovalutata e invece molto impattante. Auspico che anche altre aree protette possano trovarsi molto presto in una simile virtuosa situazione”.