Mastrini sta preparando il suo nuovo lavoro discografico pianoforte e orchestra
Come sostiene Paulo Coelho: “La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita”. Il Maestro Maurizio Mastrini è in procinto di realizzare il nuovo progetto discografico “Hugs”, dal 10 al 14 marzo sarà impegnato in Basilicata assieme all’Orchestra 131 della Basilicata alla realizzazione di questo significativo lavoro. Come si evince dal brano che dà il nome all’album, “Hugs” è scritto per pianoforte e archi ed evoca l’importanza degli abbracci, dandogli un duplice significato. L’abbraccio può essere fisico, ma anche musicale e l’abbraccio delle note del Maestro Mastrini colpisce gli ascoltatori. L’abbraccio fisico è uno dei più genuini gesti d’affetto che, attraverso la stretta avvolgente delle braccia, esprime stima, protezione e fiducia. Inoltre, il Maestro ha ideato il titolo del brano pensando ad alcuni strumenti musicali, come il violoncello e il contrabbasso, che per suonare vengono proprio abbracciati. Il “pianista scalzo” con la sua musica cerca sempre di entrare in contatto con l’anima di chi lo ascolta, non a caso al termine dei concerti si vedono persone commosse. Infatti, se Stefano Bollani è definito “giocoliere della tastiera”, Ludovico Einaudi è conosciuto per le atmosfere surreali che crea e Giovanni Allevi ha una personalità quasi da folletto, Mastrini lo possiamo definire il pianista che fa commuovere il pubblico.
In un momento così triste probabilmente un’opera musicale che porta il nome “Hugs”, cioè abbracci, può essere estremamente significativa. Il Maestro con questo brano invita il Presidente Putin a deporre le armi e ad arricchirsi di gioia liberando il suo popolo e il popolo ucraino dallo sconforto creato con l’invasione dell’Ucraina. Basterebbe semplicemente incontrare e abbracciare il Presidente Zelensky. “Hugs” è una melodia dolce, un inno che esprime un senso di fratellanza e il desiderio di un ritorno al calore umano e alla vicinanza: l’augurio del “pianista al contrario” è proprio quello di tornare ad abbracciarci quanto prima. L’abbraccio è sinonimo di fratellanza, proprio per questo durante i concerti, Covid permettendo, il Maestro inviterà il pubblico ad abbracciarsi.
“Hugs” sarà inserito nel nuovo progetto discografico del Maestro Mastrini in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata, diretta dal Maestro Paolo Scibilia. Il lavoro verrà presentato in anteprima il 13 marzo a Potenza presso l’Auditorium del Conservatorio “G. Da Venosa”. Per il Maestro Mastrini si tratta del secondo lavoro pianoforte-orchestra, una sorta di best of arricchita da una splendida orchestra coadiuvata artisticamente dal Maestro Giovanna D’Amato, quasi un premio e un riconoscimento per la carriera del Maestro. Mentre il 26 marzo da Cartagena, in Spagna, partirà il tour mondiale del “pianista scalzo” che toccherà oltre 50 date nel 2022.
Nel nuovo disco oltre ad “Hugs” ci saranno altri 10 brani:
“Astor” è stato composto a Buenos Aires nel 2011 e descrive l’atmosfera un po’ noir della Buenos Aires notturna delle milonghe. È un tributo ad Astor Piazzolla, musicista e compositore argentino; “Bolle di sapone” è un brano leggerissimo dedicato al ballerino Roberto Bolle. Il Maestro Mastrini è solito suonarlo mentre dal pianoforte escono e si librano nell’aria bolle di sapone, con l’intento di evocare la grazia e la leggerezza del danzatore; “Butterfly” è un brano scritto in onore dei tanti camici bianchi periti negli anni di pandemia durante la lotta contro il Covid; “Elettra” è una dedica ad Elettra Morini, étoile della Scala e moglie di Tony Renis, attuale produttore del Maestro Mastrini e anche di artisti del calibro di Bocelli; “Galop” è un inno alla libertà. Ascoltando il brano si ha la sensazione di cavalcare un purosangue e di galoppare all’infinito; “Girasoli” è la celebrazione dell’amore più bello e puro che possa esistere: quello tra il girasole e il sole. I due si cercano continuamente, il sole dà la vita al girasole, ma materialmente non si toccano mai; “Il balbuziente innamorato” è un brano autobiografico in cui il Maestro Mastrini ricorda la sua prima adolescenza e la sua grande timidezza che lo faceva balbettare ogni volta che si avvicinava ad una ragazza; “La mia Africa” è stato composto in Ghana, presso la residenza dell’Ambasciatore italiano Dottor Giovanni Favilli, a cui è dedicato. È una celebrazione della purezza, della saggezza e della dignità del popolo africano, in particolare dei bambini, che vivono di nulla, ma quel nulla è tutta la loro ricchezza; “Love” è un’ode universale all’amore in tutte le sue forme: per se stessi, per un luogo, per un oggetto, per gli amici, etc.; “W la vita” è un brano scritto a Cuba e dedicato al popolo cubano. Celebra la vera essenza dell’essere e non ciò che si vorrebbe essere.
Il Maestro Maurizio Mastrini è considerato dai critici uno dei maggiori maestri e compositori incontaminati del panorama musicale e strumentale internazionale. L’opinione pubblica e il web lo reputano un fenomeno, tanto che numerosi in Internet sono i video delle sue esibizioni. Negli ultimi dieci anni ha tenuto più di 770 concerti in tutto il mondo e vanta più di 32 milioni di ascolti solo su Spotify.
Molte delle composizioni del Maestro Mastrini sono usate oggi in tutto il mondo per la sonorizzazione di spot pubblicitari, di documentari e di servizi giornalistici in diverse emittenti televisive.