La Scaletta, importante circolo culturale della città di Matera, ha scelto le aree interne, San Mauro Forte, per lanciare un grido di allarme sul pericolo legato all’approvazione di un disegno di legge sull’Autonomia Differenziata.
Nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (DEF), il Governo ha, infatti inserito un elenco di collegati e tra questi il disegno legge dal titolo: “Disposizioni per l’attuazione della autonomia differenziata di cui all’art. 116, comma 3, della Costituzione”.
Si tratta della riesumazione di un progetto divisivo, voluto dai rappresentanti delle Regioni forti del Paese, per ottenere risorse pubbliche maggiori sul gettito dei tributi dovuti.
Si è in presenza di una riedizione riveduta e corretta del progetto di secessione che sembrava essere stato abbandonato e che, gli assertori dei privilegi territoriali, hanno rilanciato nel silenzio generale.
Nell’incontro di San Mauro Forte, per la Scaletta erano presenti il Presidente Paolo Emilio Stasi, il consigliere Nicola Savino e il socio fondatore Raffaello De Ruggieri.
Dopo i saluti del Sindaco di San Mauro Forte e l’introduzione di Stasi è toccato a De Ruggieri riassumere i termini di una vicenda che rischia di determinare un’ aumento della forbice già ampia delle diseguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese.
Una estesa regionalizzazione di strade, autostrade, ferrovie, aeroporti, sarebbe incompatibile con una strategia di riequilibrio a favore del Mezzogiorno. L’Autonomia, a parere di De Ruggieri, non può essere utilizzata in materie strategiche per l’identità del paese, come ad esempio la scuola. La pandemia ha evidenziato un’Italia piuttosto sofferente perché troppo diseguale.
Sulla base della relazione di De Ruggieri i presenti hanno deciso di approvare un documento allo scopo di ottenere il ritiro del disegno di legge e l’avvio di un dibattito trasparente su una materia così importante.
Nel documento si fa appello : “ ai rappresentanti delle istituzioni repubblicane e delle comunità nazionali presenti in Parlamento, nelle Regioni e negli enti locali, alle espressioni del mondo delle imprese e del lavoro, affinchè diventino apostoli di un movimento di aggregazione e di lotta contraddittore di una scelta politica così perniciosa per il futuro del Mezzogiorno e della stessa Italia”.
A margine dell’incontro gli interventi dei Sindaci presenti che in maniera forte e accorata hanno sottolineato le difficoltà in cui versano le loro comunità.
Amministratori che, in solitudine, nell’indifferenza generale, sono costretti a fare i conti con un territorio fragile, strade inadeguate, ragazzi che continuano ad andare via.
L’Autonomia Differenziata, per queste comunità, sarebbe il colpo di grazia.