Anche quest’anno a Montemurro (PZ) sono tornati gli artisti che, dal 22 al 28 agosto, hanno modo di apprendere la tecnica figurativa insegnata nella Scuola del graffito polistrato, fondata dal maestro Giuseppe Antonello Leone, ideatore di questa forma d’arte a metà tra pittura e scultura. Sono chiamati a dare corpo ad opere ispirate stavolta al tema “FORME, VUOTI E PIENI” che, oltre ad essere valori concettuali, sono elementi compositivi che fanno parte sia del mondo dell’arte visiva che di quello dell’architettura.
L’edizione è stata presentata lo scorso 22 agosto da coloro che costituiscono il sostegno e il motore di questa realtà che, nel tempo, ha reso il borgo della Valle dell’Agri, un museo con i suoi tanti ed ampi graffiti dislocati nei suoi antichi vicoli. Il sindaco di Montemurro Senatro Di Leo, la responsabile amministrativa della Scuola Rosellina Leone, il docente dell’Università di Salerno Pasquale Persico, il direttore artistico Mimmo Longobardi, l’architetto Davide Leone, il direttore della Fondazione “Appennino” Piero Lacorazza. I loro interventi hanno evidenziato l’importante ruolo ricoperto dalla Scuola del graffito, cresciuta nel tempo grazie al moltiplicarsi delle opere anche fuori Montemurro e ai consensi ottenuti nel panorama artistico nazionale. “La scelta del tema, quest’anno, – spiega Mimmo Longobardi- è stata dettata da due gravi lutti che hanno toccato la Scuola del Graffito, due personaggi che hanno contribuito a fondare e sviluppare il progetto della Scuola rendendo possibile ciò che oggi la nostra Associazione rappresenta. Il Presidente dell’Associazione, l’architetto urbanista Nicola Giuliano Leone e l’artista e ceramista Ermonde Leone (rispettivamente figlio e fratello di Giuseppe Antonello Leone) non saranno con noi quest’anno. Due personalità carismatiche, forti, tenaci, legate alla Scuola con la pervicacia e la dedizione di chi sa che la potenzialità del Graffito Polistrato non può e non deve esaurirsi nell’opera artistica ma rilanciare ad una tecnica, ad un metodo, ad una nuova lettura possibile ed alternativa. Lo studio dei materiali, la calce, i pigmenti, le forme, la progettualità, la prospettiva e le interconnessioni, l’urbanizzazione armoniosa e l’arte che si appropria degli spazi del vivere quotidiano che schiudono così la potenzialità della creatività e rinviano a nuove possibilità di abitare il presente. Questo e molto altro ancora hanno rappresentato per noi Giuliano ed Ermonde e il loro insegnamento e la loro guida animano ancora oggi il nostro agire quotidiano. Se ricordo deve essere, – continua – non può che passare attraverso l’espressione artistica di una tecnica che da loro è stata creata, promossa, diffusa … amata.”.
Ricordi, dunque, costantemente vivi tra chi ha conosciuto queste due personalità di grande spessore culturale, espressi inoltre dall’architetta Concetta Anna Leone, che tramite lettera ha tracciato il profilo umano ed artistico del padre Ermonde. Come del resto ha fatto Davide Leone evidenziando la professionalità del padre Nicola Giuliano storico presidente della Scuola del graffito, ruolo adesso ricoperto dalla moglie Carla Quartarone, già docente di Urbanistica all’Università di Palermo. L’illuminato architetto urbanista, stimato a livello nazionale, era guidato dalla sua naturale lungimiranza che lo portava a studiare una pianificazione territoriale a vantaggio di tutti. Il tema della pianificazione è stato ripreso negli interventi del prof. Persico e Piero Lacorazza anche qui in riferimento ai territori “altri” rispetto alle città, alle aree interne appenniniche da valorizzare grazie alle loro straordinarie potenzialità naturalistiche, storiche, artistiche.
La serata inaugurale ha visto la partecipazione degli artisti della Scuola, Anna Faraone e Riccardo Maniscalco, autori dei graffiti realizzati a Picerno grazie all’interessamento del Lions Club Potenza Pretoria, e di quello donato dal Panathlon Club di Potenza all’ospedale “San Carlo” della stessa città.
Quest’anno le opere portano la firma di Basak Tuna, Matteo Locci del Duo italo-turco Tuna Locci, di Calì e di Federica Terracina, mentre l’architetto Andrea Ferreri è presente in qualità di ospite. Gli artisti sono coadiuvati per l’aspetto tecnico dagli esperti di arte muraria Vincenzo De Stefano, Vincenzo Dibiase ed Ernesto Montalbano, e poi di Lorenzo Chiavone, Valentina Dibiase, Ingrid Stefani. La Scuola del graffito è da tempo on line. Dispone infatti di un sito web, curato da Maria Leone, della pagina Facebook curata da Caterina Dicorato, e di Instagram.