Questa mattina la città di Matera ha reso omaggio a Emilio Colombo [Potenza 1920-Roma 2013] intitolando allo statista lucano il belvedere della Chiesa di Sant’Agostino, nei rioni Sassi.
Alla cerimonia, organizzata dal Comune di Matera e dal Circolo La Scaletta, sono intervenuti: Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, Giampaolo D’Andrea, assessore alla cultura del Comune di Matera, Vincenzo Viti, già parlamentare DC, Paolo Emilio Stasi, presidente del Circolo La Scaletta e Donato Verrastro, direttore Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”
Nel corso dell’iniziativa in memoria dello statista lucano è stato ricordato il rapporto tra Colombo e il Circolo La Scaletta, in particolare il sindaco e socio fondatore del sodalizio ha ripercorso il momento in cui, nel 1962, un gruppo di soci incontrò il politico a Potenza per illustrargli il progetto esecutivo della strada di Murgia Timone, un progetto che colpì Colombo, per l’intraprendenza di quel gruppo di giovani, in seguito utilizzato per dare inizio ai lavori. Grazie a quell’incontro, infatti, fu realizzata la strada panoramica che ancora oggi permette di raggiungere il Belvedere e ammirare la città di Matera in tutto il suo splendore.
Il presidente Stasi, invece, ha ricordato quando nel 1966 il Circolo allestì nei locali dell’ex Convento dell’Annunziata una grande mostra fotografica della ricerca sulle chiese rupestri del Materano e Colombo insieme ai soci inaugurò l’esposizione. Il ricordo di quella giornata è racchiuso in alcuni scatti della mostra “De Gasperi e Colombo per Matera” allestita presso l’ Open Space Apt Basilicata, nel Palazzo Dell’Annunziata, che è stata prorogata fino al prossimo 9 agosto. Orari 10-13.30/16-20.
Infine il sindaco di Matera e il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, hanno scoperto una targa in memoria dello statista lucano, del quale quest’anno ricorrono i cento anni, nel giorno in cui cinquant’anni fa fu varato il suo governo. La targa è stata apposta in un luogo simbolo, dove il presidente De Gasperi, accompagnato da Colombo nel ruolo di sottosegretario, prese atto delle condizioni di disagio e miseria in cui si viveva nei Sassi, impegnandosi successivamente al varo della legge 619 del 1952 sul risanamento degli antichi rioni. Un impegno per i Sassi proseguito anche con la legge n.771 del 1986 di cui Colombo fu il primo firmatario.