La storia della Comunità Tramutolese – che, sin dagli albori, ha seguito percorsi originali e distinti da quelli delle altre vicine comunità valdagrine, essendo stata fondata da un gruppo di Monaci Benedettini e rimasta per secoli sotto l’ègida civile ed ecclesiastica dell’Abbazia della Ss. Trinità di Cava De’ Tirreni – risulta imprescindibilmente legata ad una serie di eventi soprannaturali – accertati da regolare processo canonico e ufficializzati dalla Santa Sede – verificatisi nel lontano Maggio del 1853 ed orientata da un’unica, luminosa, stella polare, che i figli di questa terra chiamano Madonna dei Miracoli!
Il 17 Maggio di quell’anno, poiché un’ostinata siccità continuava da mesi a desolare le campagne, la statua della Vergine fu portata in processione, per invocare il dono della pioggia: in cinque punti diversi del paese la Statua indietreggiò da sola, sul suo petto apparve una fiammella di fuoco e dalla mano destra del Bambino si vide spiccare una luminosa scintilla, dalle sembianze di una piccola stella e, all’improvviso, il cielo si coprì di dense nubi e scese una placida pioggia a ristorare i campi.
Di generazione in generazione, si è creato un vincolo indissolubile fra il popolo tramutolese e la sua Madonna dei Miracoli, un legame fatto di profondo affetto filiale, di rassicurante fiducia e serena consolazione. L’umile figlia di Sion non mancò di dimostrare la sua sollecitudine materna, come a Cana di Galilea, fu attenta ai bisogni dei suoi figli e quella “Fiamma Viva” che scaturiva dal suo Petto fu il segno più evidente di questo Amore: da quel momento, Maria ha fatto breccia nel cuore di tutti i Tramutolesi, che sono soliti onorarla per l’intero mese di maggio, accompagnando i propri fanciulli, ogni sera, ai piedi della Madonna per offrirLe un cestino di fiori, mentre il popolo canta: “Tramutola Ti onora, regina dell’Amor…l’Altare a Te infiora, il cuore a Te doniam!”
La grave emergenza pandemica che stiamo affrontando non ha reso possibile il perpetuarsi di questo tenero gesto d’affetto filiale, impedendo le celebrazioni liturgiche alla presenza del popolo, la Solenne Processione del 17 Maggio, che ripercorre lo storico itinerario segnato dai fatti prodigiosi, ed anche il suggestivo e tanto atteso rito dell’ultima domenica di Maggio, che richiama grandi folle dalle comunità limitrofe ed anche da fuori regione, quando l’Effigie della Vergine viene collocata all’interno di un telaio a forma di barca, magistralmente intessuto da felci verdi, migliaia di rose d’ogni colore e luci e, all’imbrunire, recata a spalla per le vie del paese, gesto votivo che costituisce un vero e proprio unicum per la nostra Regione e che commemora il viaggio in mare dei tanti migranti tramutolesi di ogni tempo i quali, alla disperata ricerca di lavoro e stabilità economica, proprio nelle mani della Madonna dei Miracoli deponevano i loro cuori e le loro speranze per un futuro migliore: tuttavia, non ha in alcun modo scalfito la speciale venerazione di questo popolo per la propria Patrona…
E’ per questo motivo, per ravvivare la fiamma viva della Fede e della Speranza in questo tempo oscuro, che il Parroco, don Vincenzo Pizzo, coadiuvato dal giovane Comitato per la cura dei Festeggiamenti Patronali, ha creato un canale Youtube della Parrocchia (https://www.youtube.com/channel/UC2Dx56TAa89USw87mnIMG5Q), mediante il quale la Comunità, a partire da venerdì 8 Maggio, inizio del Novenario di preparazione alla Solennità del 17 Maggio, ha avuto modo di seguire, ogni sera in diretta dalla Chiesa Madre a porte chiuse, la Liturgia della Parola e la Supplica cantata alla Madonna dei Miracoli – musicata dall’illustre compositore tramutolese Vincenzo Ferroni -, e la Celebrazione Eucaristica domenicale.
Un’altra innovativa iniziativa lanciata dalla Parrocchia e che ha riscosso unanime adesione da parte della Comunità, è stata ribattezzata #staiacasaconMaria: per tutto il mese di maggio, alle 19.00, mentre le campane suonano a festa, una famiglia, ogni sera diversa, si riunisce intorno ad un’immagine della Madonna dei Miracoli, all’interno della propria abitazione o davanti all’uscio di casa, così da permettere anche alle altre famiglie del vicinato, ciascuna dal proprio balcone, di assistere al breve momento di preghiera, che prevede l’accensione di un cero, la recita corale di una preghiera alla Vergine e il canto “Mirate quant’è bella!”, che si conclude con l’offerta dei fiori, soprattutto da parte dei bambini. Anche a questo vissuto di “chiesa domestica” l’intera Comunità – ed anche i tanti Tramutolesi lontani – ha la possibilità di partecipare, attraverso il canale Youtube della Parrocchia e i social.
Dunque, una vera e propria mobilitazione popolare per la Madonna dei Miracoli in tempo di pandemia, una sorta di “staffetta della preghiera” ed una semplice ed autentica festa dei cuori in suo onore, che per quest’anno sostituirà gli altri tradizionali riti e festeggiamenti civili.
Ancora una volta, Tramutola ha voluto distinguersi e, mentre altrove dai balconi si ballava o si cantava, ha deciso di riunirsi a pregare, per alimentare lo spirito comunitario, dai fanciulli agli anziani, e non far mancare il segno concreto del proprio affetto e della propria riconoscenza alla Mamma del Cielo, rivolgendosi a Lei, come nel 1853, per invocare una nuova Pioggia Prodigiosa: quella che possa spegnere la nostra sete di normalità e il nostro bisogno di tornare alla serena quotidianità, civile e religiosa, delle nostre Comunità, allontanando questa nuova forma di siccità, di nome Covid-19, che ci sta impedendo di coltivare e raccogliere i frutti belli e preziosi dei nostri rapporti sociali.