MICHELE CARAVELLI: “ LA CHIAVE DEL MIO FUTURO? LA NATURA”

Viviamo nell’era della digitalizzazione in cui è più facile guardare un prato fiorito attraverso lo schermo di uno smartphone che dal vivo. Ma, in questa società del benessere, fatta di monosillabi e corse frenetiche, c’è ancora qualcuno che si occupa della “terra” e di quelli che vengono considerati “lavori d’altri tempi”? La risposta è sì!

Il protagonista del nostro articolo infatti è un giovane tricaricese che, andando contro le odierne tendenze, ha deciso di fare un passo indietro e plasmare il suo futuro su ciò che più ci è vicino: il mondo rurale.

Michele Caravelli è un imprenditore agricolo che da qualche anno ha deciso di investire tutto sulla sua azienda agro-zootecnica, biologica al 100%.

 

“Michele, prima di addentrarci nei motivi che ti hanno spinto ad avviare l’ azienda che porta il tuo nome “CARAVELLI MICHELE”, raccontaci un po’ di cosa ti occupi e di come gestisci il tuo lavoro”

Mi sono laureato nel 2016 presso la facoltà di Medicina Veterinaria alla Federico II di Napoli in “Tecnologie delle produzioni animali”. Quindi, come potete evincere dai miei studi, ho da sempre avuto le idee abbastanza chiare su ciò che avrei fatto “da grande”. Da lì a poco infatti, grazie anche all’aiuto iniziale dei miei genitori e grazie alle competenze acquisite durante l’università ho creato la mia piccola azienda agricola.

Ho iniziato acquistando 98 animali occupandomi soprattutto della produzione di carne per poi ingrandirmi pian piano. In quest’ultimo periodo ad esempio, sto imparando, tramite gli insegnamenti della nonna, a fare la trasformazione del latte in modo del tutto naturale e biologico.

 

Quindi ricapitolando, dal 2016 sei partito con la gestione dell’azienda in modo del tutto indipendente occupandomi per lo più dell’allevamento, oggi hai nuovi progetti, giusto?”

Giusto. Come dicevo prima, sto facendo tesoro dell’esperienza dei miei avi per poter realizzare il mio progetto:  un caseificio aziendale. A tal proposito sto studiando e seguendo dei corsi sulla caseificazione.

 

“La tua è una scelta abbastanza insolita, è difficile trovare al giorno d’oggi un ragazzo della tua età che si butta a capofitto in questo lavoro. C’è sicuramente una passione innata, un’ indole scritta nel tuo dna. Ti sei mai pentito di questa decisione? Immagino che comporti uno stile di vita sicuramente diverso rispetto a quello dei tuo coetanei.”

Assolutamente no, non mi sono pentito. Certo bisogna essere pronti a fare delle rinunce, non esistono domeniche, non esiste Natale, non esistono festività, ci vuole tanto lavoro ma  sinceramente sono soddisfattissimo di quello che faccio; ricevo ogni giorno tante gratificazioni che ripagano di tutto.

Io ci credo tanto, credo in quello che faccio, porto avanti il mio progetto con orgoglio e poi, credo nella mia terra. Ho deciso di vivere qui a Tricarico perché sono sicuro che con la giusta tenacia e determinazione, ogni posto può fiorire e offrirti belle cose.

 

“Che vuol dire oggi fare l’agricoltore/allevatore?”

Sicuramente non è un mestiere facile, anche perché rispetto al passato, ti devi scontrare con tanta burocrazia. Poi, non bisogna pensare che l’agricoltore lavora semplicemente la terra, dietro al lavoro manuale c’è tanto studio, c’è tanta sperimentazione che ti permette nel tempo, di avere  risultati migliori. Avere un’azienda agro-zootecnica oggi significa anche fare i conti con la società in cui vivi, fare i conti con i tuoi coetanei. Non sempre purtroppo, trovi persone disposte a capire il tuo lavoro, a capire il tuo progetto. Da un certo punto di vista può sembrare penalizzante per quanto riguarda la sfera sociale, tuttavia credo che, sebbene sia più difficile, non è impossibile trovare qualcuno che condivida con te questo modus vivendi.

 

Grazie Michele per quest’intervista e per averci dimostrato che ogni lavoro è arte e che se credi in quello che fai e lo fai con il cuore ogni sacrificio diventa leggero.