Una nuova metodologia di rimozione dei linfonodi faringe

Per la prima volta in Italia, la Chirurgia Cervico-Facciale dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma, diretta da Raul Pellini, ha messo a punto una nuova tecnica di asportazione dei linfonodi retrofaringei grazie all’utilizzo del Robot da Vinci con un accesso dal cavo orale. L’equipe utilizza il sistema robotico da circa 10 anni e vanta una delle maggiori casistiche operatorie nazionali.
I linfonodi retrofaringei sono spesso sede di metastasi da neoplasie localizzate nella parte posteriore del naso (rinofaringe), più di rado si formano metastasi che originano da tumori localizzati nel cavo orale, nella gola o addirittura nella tiroide. Nel 2018, in Italia, la stima è stata di circa 9.700 nuovi casi di tumore del distretto testa-collo, 7.400 tra gli uomini e 2.300 tra le donne (dati Aiom). Circa il 50% dei pazienti affetti da carcinoma del rinofaringe può sviluppare metastasi ai linfonodi retrofaringei.
Per via della posizione difficilmente raggiungibile, il trattamento delle metastasi nei linfonodi retrofaringei è spesso effettuato mediante la radioterapia. In caso di recidiva, dopo il trattamento radioterapico, l’unica possibilità di cura efficace è l’intervento chirurgico.
I classici interventi chirurgici transcervicali, trasparotidei e transmandibolari possono provocare conseguenze estetiche e funzionali anche gravi, visto che il campo chirurgico è ridotto, difficile da raggiungere e occupato da strutture vitali quali l’arteria carotide interna. Questo studio dimostra ed illustra la fattibilità tecnica dell’innovativa procedura chirurgica eseguita con il Robot in un uomo di 68 anni.
“Abbiamo una forte vocazione verso l’innovazione – sottolinea Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale dell’Istituto – e riteniamo che ogni paziente abbia diritto alle cure più avanzate ed efficaci. Siamo una realtà pubblica di eccellenza ed è nella nostra mission avere una visione prospettica, introdurre novità clinico-scientifiche, standardizzarle e ottimizzarle.”
“Grazie alla consolidata esperienza decennale di chirurgia mediante l’impiego del Robot DaVinci, – sottolinea Raul Pellini, direttore di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’istituto Tumori Regina Elena -insieme alla mia equipe abbiamo messo a punto con grande soddisfazione la tecnica di rimozione dei linfonodi retrofaringei attraverso la bocca. È un bel successo di squadra ed è il risultato degli studi innovativi che con costanza portiamo avanti.”
Grazie all’impiego del Robot quindi, e in casi selezionati, è possibile l’asportazione completa delle metastasi con tempi di recupero molto rapidi e con assenza di conseguenze funzionali di rilievo.
Tra i protagonisti di questa innovativa tecnica vi è anche il giovane medico lucano Gerardo Petruzzi, che si è detto “orgoglioso di far parte di questa equipe che mi sta regalando preziosi momenti in termini di crescita umana e professionale. Siamo un Istituto di ricerca all’avanguardia per la cura di tutti i tumori del distretto testa-collo, che ben coniuga le tecniche tradizionali a quelle più innovative come il Robot o il laser a CO2. Importante è dunque continuare nel solco della ricerca, per raggiungere preziosi traguardi nella diagnosi e cura delle patologie della tiroide, parotide, cavo orale e laringe”.
Tale esperienza, che mette in campo un nuovo ventaglio di trattamenti utili a sconfiggere questa tipologia di tumori, è stata recentemente pubblicata sulla prestigiosa rivista statunitense “Head and Neck”.